LIGURIA

Bucci butta a mare Orlando

Il sindaco di Genova punta sul "retro" del suo porto: pronto l'asse con Cirio per Alessandria. Campagna al rush finale coi sondaggi che danno al centrodestra un vantaggio sull’ex ministro della Giustizia, guida dei giallorossi

A 10 giorni dal voto si scalda la sfida per la Liguria. E con l’avvicinarsi delle urne la discussione si focalizza su quel porto di Genova che da pietra dello scandalo nel processo che ha portato alla caduta di Giovanni Toti, torna a essere infrastruttura strategica attorno alla quale ruota l'economica non solo del capoluogo e della regione ma anche di Piemonte e Lombardia. Così il candidato del centrodestra, il sindaco di Genova Marco Bucci, ha deciso di puntare sul rilancio della blue economy aprendo allo sviluppo del retroporto, di cui Alessandria sarebbe lo snodo principale. Un vecchio cavallo di battaglia del governatore Alberto Cirio, il quale non vede l’ora di vedere il Piemonte “al centro dell’Europa” anche e sopratutto grazie alla direttrice Genova-Rotterdam. Bucci, a cui gli ultimi sondaggi danno un vantaggio sullo sfidante Andrea Orlando, l’ex ministro della Giustizia con cui il centrosinistra prova a riprendersi la Regione che governò fino al 2015 con Claudio Burlando.

"Tra il dire e il fare c'è di mezzo Orlando. Dal mare al fare ci pensa Bucci. È l'impegno che mi prendo con i liguri. Abbiamo una risorsa unica che è il nostro mare, dobbiamo sfruttarla e farla rendere, realizzando opere e riorganizzando processi. Non sto neanche a precisare sfruttamento sostenibile e via dicendo: chi conosce e ama il mare, chi vuole vivere di mare è il primo che lo rispetta. I nostri porti sono la prima industria della Liguria, la crescita deve iniziare dalla Blue Economy e basti pensare che la nuova diga di Genova, che sto realizzando come Commissario Straordinario, genererà tre milioni di metri quadri di acqua protetta e un milione di metri quadri sarà destinato ad ulteriore superficie portuale, tanto sarà il traffico generato". Bucci sottolinea come questo sia "un punto chiave del programma per la Liguria dei prossimi cinque anni".

"Una nuova diga - continua Bucci - significa essere pronti a sviluppare la retroportualità ligure individuando nuove aree, rafforzare il rapporto con Lombardia e Piemonte per la creazione di un sistema logistico coordinato, completare la sopraelevata portuale di Genova, realizzare aree buffer per i tir per evitare ingorghi ai varchi doganali, oltre che posteggi di interscambio per i trasportatori con servizi adeguati. E poi attivare e sviluppare lo sportello unico doganale, digitalizzare i processi portuali. Sono tutti obiettivi che realizzerò. La Liguria vanta eccellenze in molti settori che vanno sostenuti. Abbiamo Fincantieri, un fiore all'occhiello, al quale garantiremo il completamento del nuovo bacino con il ribaltamento a mare a Sestri Ponente e il supporto necessario a Riva Trigoso e al Muggiano. Le riparazioni navali hanno bisogno di ulteriori aree di lavoro e di un superbacino per le navi di grandi dimensioni, ma non dobbiamo neppure dimenticare i nostri cantieri dedicati al refitting delle imbarcazioni da diporto. Ci sono terminal da completare e banchine da elettrificare completamente".

"La Blue Economy è futuro, e quindi la Blue Economy va declinata anche in termini di formazione dei nostri ragazzi - afferma ancora Bucci - C'è l'impegno a istituire un fondo regionale per la formazione marittima dei giovani per attivare nuovi corsi per gli Istituti tecnici, sostenere l'Accademia della Marina Mercantile, aprire Centri del Mare in tutta la regione per incontro domanda e offerta di lavoro marittimo, aiutare i giovani per tirocini e master universitari e professionali sui mestieri del mare, realizzare un Salone "Orientamenti in blue" legato agli studi marittimi e alle professioni del mare". "Non credo sia necessario sottolineare - conclude il candidato presidente - quanto la Blue Economy possa portare alla Liguria in termini di posti di lavoro, tutt'altro che poveri o insicuri; in termini di distribuzione di ricchezza alle famiglie che vivono direttamente di questi settori o nell'indotto; in termini di occasioni per i giovani, attraendo anche quelli non liguri. Mi rendo conto che involontariamente sto usando termini che sento usare dal mio avversario, quando parla. La differenza è che io non enuncio i problemi, indico le soluzioni. Anzi, le realizzo".

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