Rifiuti elettrici e tessuti, Torino adotta smaltimenti innovativi

Anche gli indumenti, i prodotti tessili, le apparecchiature elettriche ed elettroniche che non usiamo più possono contribuire alla lotta per la tutela dell'ambiente e ai cambiamenti climatici, in un ciclo virtuoso positivo anche per l'economia. E' la filosofia che c'è dietro a 'Rivestito' e 'Traccia-To', i due progetti adottati dalla Città di Torino, insieme ad Amiat, nell'ambito del progetto europeo Climaborough, e che hanno l'obiettivo di incrementare il recupero di questi generi di rifiuti e valorizzare e connettere iniziative e opportunità di scambio e riutilizzo presenti sul territorio, per supportare la transizione verso un'economia circolare. "Nel processo di trasformazione verso una città climaticamente neutrale i cittadini adottando comportamenti sostenibili svolgono un ruolo fondamentale per contribuire alla riduzione delle emissioni", dice l'assessora alla Transizione Ecologica, Chiara Foglietta, mentre la presidente di Amiat, Paola Bragantini, evidenzia che "il nostro obiettivo è contribuire a individuare soluzioni innovative nell'ambito delle due filiere al centro dei progetti, che si caratterizzano come particolarmente sfidanti, sia sul piano della gestione che della sensibilizzazione dei cittadini". Fra le cose che questi progetti si propongono di fare c'è, ad esempio la sperimentazione di una metodologia innovativa per quantificare i flussi di rifiuti tessili prodotti sul territorio, intercettando anche quelli smaltiti nell'indifferenziata o dimenticati negli armadi e di una modalità di raccolta degli abiti dai cassonetti stradali attraverso l'uso dell'intelligenza artificiale. 

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