Una nuova fase per la sinistra

Serve una svolta. Dalla direzione del Pd emerga una nuova spinta, in grado di compattare il fronte progressista contro l'avanzata dei Cinquestelle

Un appello al Pd regionale: una svolta per l’intera area riformatrice. Da persona impegnata nel processo costituente di Sinistra Italiana, auspico che la Direzione regionale del Pd di domani concorra ad individuare gli elementi fondamentali con cui l’intero schieramento riformatore dovrà misurarsi, se vuole fermare l’avanzata del M5s. Il logoramento della leadership mediatica sta ricadendo addosso a tutto il campo progressista. Per quanto possa apparire paradossale, anche i non esaltanti risultati di Airaudo (e di Fassina a Roma) dipendono soprattutto dal fatto che sono stati percepiti come assimilabili al Pd da un elettorato critico verso Renzi. La Direzione regionale del Pd può, e a parer mio deve, assumere delle decisioni compatibili con l’apertura di una nuova fase per l’intera sinistra piemontese. C’è bisogno di una svolta rispetto al passato per far fronte alla grave crisi economica e sociale che affligge la nostra regione. Ritengo che le primarie aperte per l’elezione del nuovo segretario regionale del Pd, quando avverranno, costituiscano un fatto che riguarda il profilo dell'intera sinistra, e che possano fare del Piemonte uno dei laboratori da cui passa la costruzione di un nuovo campo riformatore.

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