Un progetto per il futuro di Cuneo

Ho dato la mia personale disponibilità a patto che si elabori una proposta che esca da retroscena e patti del retrobottega per parlare un linguaggio chiaro e serio. E i problemi non risolti dall'attuale amministrazione sono molti

Gentile direttore,
mi permetto di intervenire su alcune questioni relative ai mesi futuri che porteranno, nella primavera del 2017, alle elezioni comunali a Cuneo. Il Partito Democratico cittadino è in campo, in linea e piena collaborazione con la segreteria provinciale e regionale, per elaborare una proposta progettuale nuova che conduca a un patto con i cittadini inedito e ambizioso. In questa direzione sono stati calendarizzati appuntamenti e dibattiti che persino a fine luglio, quando molti si limitano a scrivere meno impegnative lettere ai giornali, hanno portato in piazza pubblico e suscitato dibattito sui temi della riforma della politica.

Non è nelle nostre prospettive la sfiducia all’attuale sindaco, perché questione di scarso interesse e di impossibile realizzazione visto che il Pd è in minoranza e, se ciò dovesse accadere, si configurerebbe come implosione dell’attuale compagine di governo che tante vicissitudini ha già avuto in questi quattro anni indebolendo notevolmente la propria capacità di amministrare e fornire risposte concrete alle esigenze degli elettori.

Vedo nell’esercizio di narrazione di retroscena la volontà di alzare polvere e fumo sulle scelte dell’attuale amministrazione, sulle mancate risposte e sul metodo per affrontare temi che richiedono idee e soluzioni certe, penso ai servizi pubblici nell’area vasta (acqua, rifiuti e trasporti), all’accesso ai bandi europei e nazionali, al bando periferie, alle politiche energetiche con le recenti criticità emerse sul progetto del teleriscaldamento.

Sollecitata dal mondo dell’informazione, che ha più volte rilanciato il mio nome come possibile candidata a sindaco del centrosinistra, ho dato la mia personale disponibilità a patto che si elabori una proposta progettuale che esca da retroscena e patti del retrobottega per parlare un linguaggio chiaro e serio per il futuro della nostra città.

Se sarà questa la direzione di marcia, sulla base di un programma condiviso, partecipato ed innovativo, non avrò problemi a impegnarmi, in caso contrario farò mie valutazioni liberamente. Non mi interessa partecipare a spartizioni e divisioni di posti. È bene riconoscere che questo tempo della politica si è definitivamente concluso. Ora conta il giudizio degli elettori e a questo noi guardiamo costruendo una proposta progettuale nuova che proverà a ottenere il gradimento dei cittadini.

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