Appello per Marco

Lettera aperta all’assessore alle Politiche sociali della Regione Piemonte Augusto Ferrari

Sig. Assessore, mi rivolgo direttamente a Lei che purtroppo ha ereditato un caso del quale esclusivamente per educazione, ho scelto di non fare commenti, tanto sarebbero negativi e forse anche poco educati. Oltre ad aver assicurato la mia solidarietà al Sig. Germano Barbero che giornalmente vive una realtà famigliare sempre più difficile da ogni punto di vista; nel mio piccolo mi sono assunto l’impegno di aiutarlo per ottenere finalmente e dopo anni, quanto gli “spetta di diritto”.

Il caso – da circa dieci anni il figlio del Sig. Barbero, Marco, è costretto a vivere su una sedia a rotelle con innumerevoli problemi che non sono esclusivamente di deambulazione, ma di diversa natura anche di salute. L’abitazione dove risiedono a fronte della gravità del problema aveva la necessità di essere attrezzata con un “ascensore” per consentire a Marco almeno la possibilità di muoversi seppure con molte difficoltà, almeno all’interno della propria casa.

Per questa esigenza il Sig. Berbero aveva fatto affidamento su un Bando Regionale del 2011 per l’abbattimento delle barriere architettoniche alfine di ottenere il previsto contributo per l’impianto realizzato. E’ stata consegnata al Comune di Trino tutta la documentazione prevista dal Bando Regionale, che comprovava l’avvenuta installazione e la conformità dell’impianto. Dopo la prima istruttoria da parte dello stesso Comune e il suo positivo parere di congruità sulla documentazione presentata, la stessa, per specifica competenza è stata trasmessa alla Regione Piemonte la cui successiva graduatoria individuava la pratica Barbero tra quelle destinatarie del contributo Regionale che, nel caso specifico, era di circa 7.000 euro.

Da quel tempo purtroppo, non c’è stato alcun seguito, nonostante le numerosissime richieste e telefonate del Sig. Barbero che, in molte occasioni ha ottenuto risposte evasive, aleatorie ma anche poco educate. Su questo caso il sottoscritto più volte ha contattato e scritto al Sindaco di Trino che conosce benissimo il caso e le condizioni che quella famiglia vive giornalmente anche dal punto di vista finanziario.

Si scopre purtroppo quello che sarebbe stato meglio non scoprire e cioè che quel Bando parrebbe non avesse alcuna copertura finanziaria e quindi è praticamente rimasto per anni, “lettera morta”.

Mi sono permesso di suggerire al Sindaco di Trino che, trattandosi di un problema e di una responsabilità totalmente Regionale, di provvedere con le casse del Comune ad una sorta di anticipazione Deliberata dalla Giunta Comunale e trasmessa alla Regione per il rimborso, unicamente perché quanto è accaduto è una precisa responsabilità della Regione la quale non può estraniarsi dal problema adducendo solamente la giustificazione che quel Bando non aveva copertura economica. Quindi è la stessa Regione a dover sanare una Sua “grave dimenticanza” da ogni punto di vista.

Lo stesso Sindaco di Trino aveva assicurato al sottoscritto e al Sig. Barbero che si sarebbe fatto interprete con la Regione e con Lei Sig. Assessore, per risolvere questo annoso e spiacevolissimo problema che me lo consenta, si riversa totalmente e negativamente su una famiglia che vive già una difficilissima realtà quotidiana e purtroppo sempre più crescente anche dal punto di vista economico. Ma purtroppo l’evidenza dei fatti è che il caso è rimasto ancora “lettera morta” e ancora più morta di prima.

Anche il Sindaco di Trino non ha speso molte energie per tentare di risolvere questa difficile situazione; credo non si sia neppure reso conto di quale situazione giornalmente vive il Sig. Barbero anch’egli bisognoso di cure, suo figlio Marco e la sua famiglia.

Assessore Ferrari, mi sono rivolto a Lei con questa lettera aperta confidando nel Suo vero interessamento, ma che sia però la risoluzione di un caso che meriterebbe invece la massima attenzione Istituzionale e politica, un caso archiviato in un cassetto perché certamente scomodo e per il quale nessuno ad oggi si è impegnato per la sua soluzione in primis il Sindaco di Trino. Un caso che lede la dignità di una famiglia con un gravissimo problema e al quale ha fatto fronte con le sue sole forze, un caso che per negligenza Istituzionale e politica non fa onore né alla Regione Piemonte e né al Comune di Trino.

Un caso che semplicemente offende la dignità di persone già costrette a vivere una vita difficile e delle cui conseguenze, ad oggi nessuna Istituzione ha perlomeno avuto il rispetto di impegnarsi per tentare di aiutare quella famiglia in gravissime difficoltà.

Concludo Assessore ringraziandola per la Sua attenzione e confido veramente e concretamente che il caso si risolva, che il Sig. Barbero riceva il suo contributo atteso da anni, per offrire un minimo di serenità ad una famiglia che ne ha veramente bisogno.

Grazie ancora Assessore e Voglia gradire i più cordiali saluti,

*Giovanni Ravasenga, consigliere comunale Trino Vercellese

print_icon