Cuneo, meglio tardi che mai

“Bisogna saper scegliere il tempo. Non arrivarci per contrarietà”, cantava Francesco Guccini. Quanto successo ieri, nella seduta del Consiglio provinciale in cui il Presidente Robaldo ha presentato le linee programmatiche, riporta alla mente quel passaggio della celebre canzone “Eskimo”.

Dopo la sfida persa sulla presidenza della Provincia, il centrodestra di Ripartiamo dalla Granda – con l’esclusione di Marco Bailo di Fratelli d’Italia – si allinea a La Nostra Provincia e Granda in Azione. Un episodio che segnala a tutti quel che noi registriamo nei territori da molti mesi, e che l’esito delle recenti elezioni politiche ha amplificato: un malessere diffuso che serpeggia tra le fila forziste, in maniera macroscopica, ed in parte anche tra i leghisti.

Da parte nostra ci limitiamo a ribadire quanto sostenuto da sempre: in una provincia ampia, estremamente articolata e complessa si doveva evitare la conta. Si poteva convergere da subito sulla candidatura civica e trasversale di Luca Robaldo, capace di rappresentare diverse sensibilità politiche e variegate esigenze territoriali. Abbiamo invece sottoposto la Granda a forti tensioni e stressato legami consolidati, quando non relazioni personali o addirittura amicizie.

Prendiamo atto del deciso cambio di atteggiamento da parte della minoranza. Certo, sullo sfondo rimarrà la differenza tra chi ha da subito lavorato per una Provincia unita e chi ci è arrivato dopo una sconfitta. Vogliamo credere però che questo diverso approccio, utile a ricomporre una frattura che non abbiamo voluto ma subito, sia sincero ed in questo senso lo condividiamo nella convinzione che, a posizioni invertite, ci sarebbe stato lo stesso spirito cooperativo.

*Partito Democratico Provincia di Cuneo

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