Fassino inciampa nella rete: spot fasullo
13:27 Martedì 16 Febbraio 2016 23Si rivela un autogol la prima uscita sui social del sindaco-candidato nella versione 2.0. Il "cittadino" che lo scorrazza per Torino è un militante e staffista della Regione. Gaffe dei comunicatori, forse è meglio che si affidi a qualche giovane smanettone
Dal Pci al Pc non è solo questione di vocali. È tutto un altro mondo e Piero Fassino se ne sta rendendo conto in queste ore, alla diffusione in Rete della sua nuova campagna social. È un flop il lancio della prima clip, in cui a bordo di una 500 elettrica gira per la città scorrazzato da un “cittadino qualunque” libero anche “di criticare” e di sottoporre i problemi irrisolti del suo quartiere (in teoria). E invece l’esordio si è trasformato in un boomerang. Innanzitutto perché il “cittadino qualunque”, alias Marco Riva, è in realtà appena stato ingaggiato dall’assessore regionale (Pd) Augusto Ferrari, dunque uno staffista a libro paga della politica. Un giovane (33 anni) per nulla sconosciuto al milieu della sinistra torinese, sin dagli esordi, con l’ex consigliere regionale Mariano Turigliatto, quando fu tra gli animatori della lista Verdi Civica alle elezioni regionali del 2010. Poi è stato candidato dall’Idv alle amministrative del 2011 in Circoscrizione VI, promotore, insieme a un gruppo di militanti democratici, di “Accorciamo le distanze” e infine nominato, dal Consiglio regionale, nel Comitato direttivo del Museo della Resistenza.
Se c’è una regola in uno spazio, come quello di internet, che regole non ne ha è che non si devono prendere in giro gli altri utenti. “La rete non perdona”era il refrain di Beppe Grillo. Una legge infranta dal primo cittadino. Ne vien fuori una clip a tratti surreale: altro che domande scomode e insidiose, Riva alza la palla e Fassino schiaccia, incalzato, nelle sue risposte, da una valanga di “certo, certo” del giovane “cittadino qualunque”. La risposta della rete è spietata: a poche ore dalla pubblicazione del video, la pagina facebook di Fassino è presa di mira da una serie di commenti sprezzanti: “Non siete credibili, non prendete per i fondelli quelli di Barriera” scrive Enzo D’Amico, “Che contributo spontaneo e di alta imparzialità” polemizza un altro utente, facendo riferimento all’incarico in Regione di Riva, “Avete intenzione di fare solo video finti come questo o magari anche di interpellare cittadini normali?” si chiede un altro.
Pronto a infierire anche Maurizio Marrone, capogruppo di Fratelli d’Italia in Sala Rossa: “Noi che abbiamo le sezioni e gli sportelli sociali nelle periferie torinesi, a partire proprio da Barriera di Milano, conosciamo la rabbia dei cittadini residenti in questi quartieri e non ci stupisce che Fassino non trovi cittadini veri disposti a salire con lui in automobile a fargli campagna elettorale, a meno che non siano pagati con soldi pubblici in staff di politici del Partito Democratico”.
La frittata è servita. Nella war room del M5s stanno già preparando gli sfottò via social, nel comitato elettorale di Fassino è scoppiato il panico. Dopotutto è la seconda gaffe del sindaco-candidato in versione 2.0, dopo la pubblicazione di una foto in cui venivano esaltati alcuni militanti pentastellati a un presidio contro la criminalità. Meglio sarebbe stato, piuttosto che affidarsi a creativi più o meno blasonati, mettersi nelle mani di qualche giovane smanettone che conosce l’internet e le sue regole (anche quelle non scritte).
E già iniziano a circolare i primi sfottò: ecco quello di Torino in Comune di Giorgio Airaudo



