TUTTO IN FAMIGLIA

Fassino razzola nel solito pollaio

Ancora un Gallo nelle scelte del sindaco di Torino. Il fratello dell'assessore allo Sport e figlio di Salvatore, maggiorente del Pd subalpino, nominato nel cda di una partecipata di Gtt, società dei trasporti del Comune. Bertola (M5s): "Nessun conflitto?"

Da una famiglia a un’altra. Dopo il caso di Gianguido Passoni, assessore al Bilancio del Comune di Torino, e del fratello Pier Luigi nominato in una quindicina d’anni in gran parte delle partecipate o controllate della Città come sindaco o revisore dei conti, spunta la vicenda di un altro fratello illustre pronto a far carriera nel sottogoverno cittadino. Si tratta di Raffaele Gallo, fratello dell’assessore allo Sport di Palazzo Civico Stefano Gallo, e secondogenito di una famiglia che in pochi anni ha conquistato la golden share del Pd subalpino, grazie all’abilità del capostipite Salvatore, ex capataz del Psi craxiano e, in quanto amministratore del gruppo Sitaf, esponente di punta della corrente "autostradale" del partito democratico.

 

Raffaele Gallo, che del Pd è, sin dalla segreteria di Gioacchino Cuntrò, responsabile della comunicazione, nell’ultimo consiglio di amministrazione di Gtt, è stato designato nel cda della società Tpl Linea che gestisce i bus nella provincia di Savona e di cui il Gruppo trasporti torinese detiene una quota del 12%. Una nomina decisa nella riunione del 25 giugno scorso e comunicata ai capigruppo della Sala Rossa solo all’inizio di agosto, secondo una prassi che sta facendo storcere il naso anche all’interno della maggioranza che sostiene Piero Fassino. Formalmente si tratta di una decisione dell'azienda, ma è improbabile - se non impossibile - che la scelta sia stata fatta all'insaputa, diciamo così, del primo cittadino. A sollevare il caso è il consigliere del Movimento 5 stelle Vittorio Bertola che affida a Facebook il suo commento: «Sarà sicuramente una persona molto competente a cui era assolutamente necessario affidare un secondo incarico, ma possibile che in Italia il concetto di conflitto di interessi proprio non entri nella testa di nessuno?».