Auto in panne, Lingotto sempre più giù

Inizio d'anno con i soliti problemi: le vetture Fiat non si vendono. A gennaio -17,6%. Cresce solo Chrysler, male Alfa Romeo. Non è sufficiente il maquillage finanziario di Marchionne

Anno nuovo, soliti problemi per la Fiat. Il gruppo del Lingotto non solo non riesce ad invertire il trend negativo delle vendite, ma a inizio anno subisce un vero e proprio crollo. I dati relativi al mercato dell’auto di gennaio sono impietosi: la casa di Torino registra una flessione del 17,66%  (con 28.349 vetture immatricolate) assottigliando ancor un po’ la propria quota di mercato che, nell’insieme di tutti i brand, scende al 20,67%. Nel generale disastro, spicca la sola impennata del marchio Jeep (+44,03%), mentre Alfa Romeo è il ramo che ha perso di più (-33,30%), seguito da Fiat (-17,66%) e da Lancia/Chrysler (-2,39%). Preoccupante anche la crescita, del tutto in controtendenza, di Chrysler, Jeep e Dodge, che, contrariamente alla “consorella” italiana hanno fatto registrare aumenti del 14,12%.

 

Nel complesso, il mercato domestico è in grande sofferenza. Il 2012 è iniziato male, con un calo a due cifre che è peggiore dell'intero 2011: -16,9% contro un -10,88%. A gennaio sono state immatricolate in Italia appena 137.119 auto, un dato davvero sconfortante che segue un dicembre già molto negativo, -15,3%. È il livello più basso mai registrato da oltre 20 anni e, se si considera la media degli ultimi 10 anni (215.000 unità), il calo anziché essere di 16,9 punti percentuali è un -36%. E non vanno meglio gli ordini in concessionaria: appena 130.000 contratti (-18%).

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