Airaudo e Castelli “assenteisti”
Stefano Rizzi 13:20 Mercoledì 27 Dicembre 2017 5Nella classifica delle presenze in Parlamento l’ex sindacalista Fiom e la pasionaria grillina vestono la maglia nera. Tra i più presenti gli alessandrini Fornaro, Bargero e Borioli. Ligi al dovere pure Taricco, Zanoni e Lepri
Bogianen sì, ma dallo scranno parlamentare. Che, in questo caso, equivale al luogo di lavoro. Senza arrivare ad arditi paragoni con Aleksej Grigorevic Stachanov e la sua leggendaria dedizione all’attività di minatore, un buon drappello di parlamentari piemontesi può legittimamente vantare un numero di presenze in aula e quell’indice di produttività (spesso contestato, soprattutto da chi lo detiene basso) che corrispondono all’esatto contrario dell’assenteismo, parola che ha lo stesso significato in fabbrica e in ufficio così come a Montecitorio e Palazzo Madama. E se il Piemonte sta messo bene lo si deve non solo alla sinistra che esprime i parlamentari con più presenze, ma anche all’Alessandrino, terra d’origine e di bacino elettorale dei due primi in classifica, rispettivamente al Senato e alla Camera.
Confermando le sua doti di recordman nel borsino dei più produttivi emerse fin dai primi mesi della legislatura, il senatore di Mdp-Liberi e Uguali Federico Fornaro (membro di varie commissioni, tra cui quella di Vigilanza sui servizi televisivi, Finanze, Difesa, Federalismo e quella di inchiesta sul caso Moro) si appresta a concludere il suo primo mandato sul podio del secondo posto assoluto di Palazzo Madama con una percentuale del 99,6% superato solo dal compagno di partito Carlo Pegorer. Prima tra i deputati eletti in Piemonte, al 14° posto assoluto tra i 630 componenti della Camera, è invece la democrat Cristina Bargero col 97,5% di presenze rilevate sulle 24.827 votazioni. Due alessandrini, insomma a guidare altrettanti drappelli subalpini alcuni dei cui componenti si piazzano in posizioni di tutto rilievo nell’elenco realizzato da Openpolis elaborando i dati dei due rami del Parlamento.
A ridosso di Fornaro, al quarto posto assoluto si piazza il secondo dei senatori del Pd, ovvero l’altro alessandrino Daniele Borioli (98,3%), seguito a sua volta nella classifica generale dal terzetto piemontese composto da Magda Zanoni (98,2%), Nicoletta Favero (98,2%)e Stefano Lepri (98,1%). Staccato di appena tre posizioni rispetto alla Bargero, per quanto riguarda la Camera, c’è il cuneese Mino Taricco (17°assoluto con il 96,6%) mentre sette posti dopo si piazza Umberto D’Ottavio con il 95,8% e poi bisogna scendere all’88esimo posto per trovare Paola Bragantini con l’88,4%, ricordando sempre che si parla di 630 deputati.
Capovolgendo la situazione e scorrendo l’elenco dei “cattivi”, ovvero dei meno presenti in Aula, il piemontese meno stakanovista è proprio l’ex sindacalista Giorgio Airaudo con il 52,53% di presenze. E se fosse passata la legge proposta dal M5s per dimezzare lo stipendio agli assenteisti, a farne le spese in Piemonte sarebbe stata certamente Laura Castelli che, appena sotto Airaudo, con il 53,32% non è neppure lei una assidua frequentatrice dei lavori in Aula, pur tenendo conto del 6,8% giustificato da missioni.
Altra maglia nera, stavolta per Forza Italia, per Bruno Archi, paracadutato nel 2013 nella circoscrizione Piemonte 2. E non tiene alto il nome del Piemonte neppure un altro “foresto” di rango qual è l’ex ministro Giulio Tremonti, terzo nella classifica generale dei più assenti al Senato, dopo Denis Verdini e Niccolò Ghedini, l’avvocato di Silvio Berlusconi.