ALTA TENSIONE

Tutti contro "testa calda" Toninelli

Il ministro grillino alle Deinfrastrutture continua a provocare: "La mangiatoia è finita" scrive su twitter a Tajani a proposito della Tav. Cirio: "La smetta di pontificare dai comodi palazzi romani e vada nei cantieri". Delrio: "La finisca di blaterare"

“In questa estate torrida il caldo continua a dare alla testa”. Così l’eurodeputato Alberto Cirio, che ieri ha accompagnato il presidente del Parlamento Ue Antonio Tajani in visita al cantiere della Tav, risponde alle parole del ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Danilo Toninelli. L’esponente grillino del governo gialloverde in mattinata aveva postato un tweet proprio all’indirizzo del politico di Forza Italia: “Mi sporco le mani da quando sono nato. Uso con i soldi pubblici del Mit la stessa attenzione che usavano i miei genitori per gestire le poche risorse familiari. Antonio Tajani e tutti gli altri che blaterano su Tav, si mettano l’anima in pace. La mangiatoia è finita”.

Affermazioni che hanno scatenato la reazione di Cirio: “Toninelli la smetta di pontificare dai comodi palazzi romani e venga a vedere in cantiere chi davvero si sporca le mani tutti i giorni a 40 gradi e a un chilometri sottoterra, per dare all’Italia un’opera indispensabile per il nostro futuro”. A dar man forte all’europarlamentare albese è il sottosegretario in quota leghista allo stesso ministero di Toninelli, Armando Siri: “I soldi pubblici non si devono sprecare, ma le grandi opere si possono fare e si debbono fare pretendendo che non ci siano sprechi. Non è che fare la grande opera significhi alimentare una mangiatoia”. Ciò premesso, aggiunge, “nel contratto di governo c’è scritto che avremmo ridiscusso l’opera verificando costi e benefici ed è quello che stiamo facendo. Questo non significa uno stop”.

Il precedente inquilino al dicastero di Porta Pia, Graziano Delrio, oggi capogruppo dei deputati Pd, attacca: “Si può essere d'accordo o meno sulla Tav ma, intanto, quelli che sono d’accordo non blaterano, espongono le proprie ragioni. Se si sceglie di non farla non ci si nasconda dietro presunte mangiatoie che di certo Toninelli non ha trovato in eredità da me, e che se fossero vere vanno comunque denunciate in Procura e non in un tweet”.

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