PROMESSE

Sicurezza delle strade, soldi fermi al ministero

Lo stanziamento di 45 milioni da parte del Cipe è del dicembre 2016, ma quasi due anni dopo quei fondi non sono ancora arrivati nelle casse delle Province piemontesi. I ritardi della Regione. Riva Vercellotti: "Basta con lo scaricabarile, Toninelli li sblocchi"

“Tra un selfie sulla spiaggia e l’altro, il ministro trovi il tempo per fare una telefonata al suo ministero e sblocchi i soldi che servono a mettere in sicurezza le strade piemontesi”. Il presidente della Provincia di Vercelli, Carlo Riva Vercellotti, ha usato parole diverse nella lettera inviata al titolare del Mit Danilo Toninelli, ma il senso è quello. Lo stanziamento di 45 milioni da parte del Cipe è del dicembre 2016, ma quasi due anni dopo quei soldi non sono ancora arrivati nelle casse delle Province che, nel frattempo hanno già appaltato i lavori e sono tutte pronte ad aprire i cantieri già da settembre, “ma ministero e Regione non ci autorizzano a partire”.

Per Riva Vercellotti, che ha condiviso il suo appello con i colleghi delle altre province, “siamo alle solite: la Regione scarica sul ministero e viceversa. Ma cosa hanno fatto in tutto questo tempo?” si chiede. In effetti che la pratica abbia dormito su più di una scrivania è fuor di dubbio, visto che erano state le stesse Province per velocizzare l’iter a fare il riparto, ossia la divisione in base a determinati parametri dell’intero stanziamento. Ad Alessandria 7milioni 255mila euro, 4 milioni ad Asti, 2 milioni e 300mila euro a Biella, 11 milioni 350mila a Cuneo, due milioni 500mila a Novara, 11 milioni 687mila a Torino, 2 milioni 400 per il Vco e 3 milioni 274mila per Vercelli.

Lo scorso maggio, finalmente, la Regione presenta lo schema di convenzione che viene sottoscritto da tutti gli enti territoriali in attesa dei fondi. Ma era già trascorso ben più di un anno dalla delibera del Cipe. Lo scorso 30 luglio l’assessore ai Trasporti Francesco Balocco in un comunicato annunciò che nello stesso giorno era stata approvata la delibera con cui “diventano operativi i 45 milioni di fondi Fsc regionali destinati ad interventi di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza di infrastrutture stradali e per il miglioramento dei livelli di sicurezza esistenti”.

Nella nota non si manca di sottolineare come “la Regione torna ad investire risorse significative nella manutenzione delle strade, ottenute dalla Regione grazie al precedente Governo e che consentiranno di ridare dignità alla rete viaria delle province” chiosa Balocco.

Sembrerebbe cosa fatta: i cantieri sono pronti ad aprire già dalla prossima settimana, ma il via libera non arriva. In Regione dei ritardi se ne sono accumulati di certo se la delibera è stata portata in giunta solo a fine luglio. Cosa è successo? Dove si è incagliata una procedura avviata a fine del 2016, con i soldi disponibili e le strade sempre più in condizioni critiche se non disastrose in attesa di sistemazione? Di questo probabilmente se ne chiederà conto in Consiglio regionale alla ripresa dei lavori. Riva Vercellotti oltre ad avere inviato la lettera con richiesta di chiarimenti e col perentorio sollecito a Toninelli, ma anche a Sergio Chiamparino, ha allertato il capogruppo del suo partito (Forza Italia) a Palazzo Lascaris, Andrea Fluttero e il parlamentare Paolo Zangrillo.

Che adesso tutto sia fermo al ministero non vi è dubbio. Che dal dicastero al presidente della Provincia di Vercelli abbiano risposto che servono ancora passaggi, tra cui quello alla Cotte dei Conti, e sia colpa dei ritardi della Regione non stupisce. “Di tutta evidenza”, come scrive Riva Vercellotti al ministro e al presidente della Regione “è che se il nostro appello a concludere l’iter nelle prossime due settimane non verrà accolto, non potrete sottrarvi alle conseguenze di eventuali incidenti imputabili allo stato di manutenzione delle strade”. 

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