Vino: Moscato d'Asti docg, vendemmia normale e promettente

Ai primi di settembre il via alla vendemmia delle uve Moscato nei 52 Comuni di produzione delle province di Asti, Alessandria e Cuneo. Lo afferma il Consorzio di tutela dell'Asti docg in un comunicato. "Si tratta - è spiegato nella nota - di un ritorno alla tradizione o alla 'normalità', visto che storicamente il Moscato bianco atto a divenire Asti dolce, secco e Moscato d'Asti docg veniva vendemmiato proprio da inizio settembre, mentre negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, l'inizio veniva anticipato ad agosto". Secondo il Consorzio "lo stato delle uve è buono dal punto di vista sanitario e l'annata è promettente". Il clima di questi mesi, infatti, caratterizzato da frequenti piogge e forti escursioni termiche, ha favorito lo sviluppo del potenziale aromatico dell'uva, "che sta raggiungendo, settimana dopo settimana livelli molto alti". La raccolta delle uve inizierà nelle zone "precoci" da Strevi a Nizza Monferrato, per proseguire nelle zone più tardive del Cuneese. I vigneti a Moscato d'Asti si estendono su circa 9700 ettari, che producono 80 milioni di bottiglie. La vendemmia 2016 ha avuto un valore di 50 milioni di euro. L'85% di Asti docg e Moscato d'Asti docg viene esportata.

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