PIAZZA CASTELLO

Stagione di nomine in Agricoltura

Galante prossimo direttore dell'assessorato regionale guidato da Ferrero. Al vertice di Arpea, la potente agenzia che eroga i fondi, duello tra il "sinistro" Zola e il "chiampariniano" Ventrella. Ultime designazioni di fine mandato

Stagione di nomine per l’agricoltura piemontese. Alla direzione generale dell’assessorato di Giorgio Ferrero, vacante dopo il pensionamento di Gaudenzio De Paoli, arriva un dirigente di rango e lunga esperienza della macchina regionale qual è Valter Galante, nel cui lungo curriculum vanta anche una parentesi, dal 2003 al 2005, da assessore alla Sanità della giunta Ghigo.

Otto anni al Comune di Torino, due al ministero del Lavoro e poi quattordici, sempre da dirigente, in Regione Galante dopo aver diretto l’Asl di Asti era tornato in Piazza Castello ad occuparsi di Partecipate con l’assessore Giuseppina De Santis, incarico poi lasciato nell’ottobre di due anni fa per assumere la direzione di Arpea, l’agenzia regionale deputata all’erogazione dei fondi per l’agricoltura.

E proprio al suo attuale incarico è legata l’effettiva entrata in servizio nell’assessorato di Corso Stati Uniti: la direzione di Arpea non può essere delegata o lasciata in regime di vacatio, proprio in virtù del ruolo di erogatore di finanziamenti, quindi le dimissioni effettive di Galante e l’assunzione del nuovo ruolo alla direzione dell’Agricoltura dovranno coincidere con la nomina del suo successore al vertice dell’agenzia.

Un gioco a incastri in cui potrebbero inserirsi altri giochi: in lizza per la successione a Galante ci sono sicuramente l’attuale vicedirettore vicario dell’assessorato, Mario Ventrella e il dirigente, sempre dell’Agricoltura, Enrico Zola.

Quest’ultimo, in assessorato dal 1983 e un percorso costellato di incarichi e progetti anche di livello nazionale, collocazione politica molto vicina alla sinistra rifondarola, è l’uomo su cui punta Ferrero, cui spetta di fatto la golden share sulla nomina fiduciaria di competenza della giunta. Ventrella, la cui posizione di vicario in corso Stati Uniti è certamente una carta a suo favore, godrebbe della stima di Sergio Chiamparino il quale lo vedrebbe bene nel ruolo tecnico al fianco di Ferrero. Voci, ovviamente.

La partita è aperta, il bando scade il 5 novembre e non è affatto escluso che alla fine al vertice di Arpea arrivi un direttore non pescato nella dirigenza regionale, ma all’esterno, magari da quel mondo delle associazioni e delle imprese che operano nel settore.  

Da Arpea passano ogni anno qualcosa come 500 milioni di euro destinati all’agricoltura piemontese e spetta all’agenzia erogare secondo i criteri previsti dalle norme e mettendo in atto tutti i controlli necessari per verificare la corrispondenza tra ciò che le aziende dichiarano nelle domande di contributo e le attività e gli investimenti che poi effettivamente mettono in atto. Un lavoro che impiega una cinquantina di dipendenti e una spesa annua di circa 5milioni.

L’arrivo di Galante, due anni fa, aveva impresso un passo assai più deciso e rapido a quello che è il front-office della Regione con agricoltori e aziende del settore, negli anni precedenti oggetto di critiche proprio per intoppi e lungaggini nelle erogazioni. Nell’estate del 2016 si era dimesso il direttore Riccardo Brocardo a neppure sei mesi dal suo insediamento che lo aveva visto succedere al commissario Zola, lo stesso che ora è in pole position per la direzione, con la benedizione di Ferrero.

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