A Grugliasco non è tempo di rivoluzioni
10:36 Lunedì 14 Maggio 2012Montà pronto a varare la giunta. Tante conferme rispetto alla squadra del predecessore. Certi del secondo giro Turco (Pd) e Musarò (Moderati). Ripescaggio della "caduta" Cuntrò?
A una settimana dal trionfo elettorale il neo sindaco di Grugliasco (Torino) Roberto Montà è alle prese con la composizione della nuova squadra di governo. Un po’ di Cencelli è ineludibile, soprattutto in una coalizione tanto ampia, che si estende da Rifondazione all’Udc, ma ci sarà soprattutto da compensare la penuria di donne in Consiglio (tutta la maggioranza ha eletto solo Florinda Maisto dell’Idv) e da ripescare qualche “caduto” eccellente sul campo elettorale. Il primo cittadino intende chiudere entro la fine della settimana, dopo essersi confrontato con tutte le forze della coalizione. Una cosa è certa: nella Stalingrado dell'Ovest non ci saranno rivoluzioni.
Il Partito democratico dovrebbe ottenere almeno tre dei sette assessori complessivi. L’unico praticamente certo della riconferma è Luigi Turco, titolare di Trasporti e Politiche giovanili durante l’ultimo mandato di Marcello Mazzù. Spera in un secondo giro anche Stefano Colombi (Istruzione), forte del buon risultato elettorale, mentre potrebbe essere ripescata Anna Cuntrò, sorella dell’ultimo segretario provinciale Pd, Giacchino Cuntrò, apprezzata assessore al Lavoro e al Commercio dal 2002 al 2007, vittima di una disfatta elettorale che l’ha lasciata fuori dall’assemblea cittadina senza neanche possibilità di ripescaggio. C’è chi vorrebbe in giunta (Urbanistica?) pure Emanuela Guarino, ex presidente della Mandria, architetto, seconda esclusa dalla lista. Ma le sue quotazioni sono in ribasso, nonostante il partito affermi la volontà di valorizzarla. Anche per quanto riguarda i Moderati c’è una conferma in vista: si tratta di Luigi Musarò, numero uno del partito grugliaschese, già titolare dei Lavori Pubblici, pronto a tornare nell'esecutivo. Certo, potrebbe non bastare: la sua formazione ha conquistato oltre l’11% e non è impensabile che voglia rivendicare, oltre al vicesindaco, un secondo assessore. Ma chi?
Tra le forze della coalizione c’è da ritagliare un ruolo per l’Idv, sebbene abbia ottenuto un risultato al di sotto delle aspettative (6,47% che rappresenta un deciso passo indietro dopo il 10% ottenuto alle Regionali del 2010 e oltre il 12% delle Provinciali 2009), soprattutto in virtù della campagna per le primarie che aveva coinvolto Marco D’Acri , attuale assessore al Bilancio in Provincia di Torino. I dipietristi, tuttavia, dovrebbero ottenere un incarico nel nuovo esecutivo di Montà: la rosa dei nomi tra cui dovrà scegliere il sindaco potrebbe essere formata da Chiara Conte, Roberta Porfiri (entrambe uscite con le ossa rotte dalle urne) e la consigliera uscente Florinda Maisto, per la quale potrebbe prefigurarsi anche un incarico a capo dell’assemblea cittadina, qualora il partito dovesse scegliere di rinunciare a entrare nell’esecutivo. Nessuna gratificazione in vista per l’ex Pd Onofrio Carioscia, che, pur essendo stato il più votato della lista si siederà in buon ordine tra i banchi della maggioranza, senza avanzare pretese, per un accordo preso prima delle elezioni con i vertici del partito locale.
C’è poi il caso Udc, partito capace di ottenere un seggio, ma lasciando fuori il vero animatore della lista e leader cittadino, il presidente uscente del Consiglio Salvatore Fiandaca. Per rafforzare la lista e permetterle di ottenere il quorum ha penalizzato le sue preferenze facendosi soffiare per un pugno di voti l’elezione da Franco Gueli. Montà sarebbe deciso a non scaricarlo, visto anche il decisivo apporto da lui garantito durante le elezioni primarie, ma è difficile che possa entrare in giunta: più probabile un incarico di sottogoverno, passata la buriana elettorale.
Per i giovani campioni di preferenze democrats (Emanuele Gaito 449, Luca Mortellaro 332) si prospetta, infine, un turno in Consiglio a farsi le ossa, magari capitanati da un altro giovane, già al secondo giro, come Raffaele Bianco.