LAW AND ORDER

Appendino caccia gli anarchici, l'ala dura del M5s protesta

Nel giorno in cui la giubba della polizia la indossa (metaforicamente) la sindaca, nella sua maggioranza scoppia il caso Asilo occupato. Per il consigliere Carretto "lo sgombero è un fallimento". Ma non è l'unico a prendere le distanze

I falchi puntano su Chiara Appendino. L’operazione di sgombero dell’Asilo di via Alessandria a Torino diventa un caso politico, l’ennesimo, interno a Palazzo Civico. Sotto accusa della frangia più estremista del Movimento è il post pubblicato di prima mattina sui social con cui la sindaca ha annunciato l’operazione delle forze dell’ordine che al momento ha portato all’arresto di sei leader dello stesso centro, accusati, tra l’altro, di attività eversiva. Alcuni avrebbero partecipato direttamente “a un’associazione criminale volta a compiere attentati contro organi dello Stato” secondo quanto riporta una nota della questura. Episodi “culminati in assalti con l’utilizzo di bombe carta ai Cie e Cpr (Centri di identificazione ed espulsione e Centri per il rimpatrio ndr), nonché all’invio di plichi e ordigni esplosivi a ditte, ambasciate e Poste Italiane” per un totale di ventuno attentati contestati.    

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In mattinata la prima cittadina aveva parlato di un “intervento più volte richiesto nel corso degli anni e lungamente atteso da Città e residenti di Aurora, un quartiere che chiede semplicemente un po’ di normalità. Ringrazio la Questura e gli agenti intervenuti”. E mentre l’ex senatore dem Stefano Esposito, prendendosi palate di insulti dagli internauti, si dichiara soddisfatto – “Finalmente” scrive sui social arrivando a complimentarsi con il ministro Matteo Salvini – l’ala movimentista del M5s torinese ha attaccato Appendino. “I toni trionfalistici con cui la Sindaca ha accolto lo sgombero dell’Asilo Occupato non mi appartengono – scrive su facebook il consigliere Damiano Carretto –. Quello sgombero è un fallimento. Un fallimento nella gestione di quell’area della città”. Non piace, dunque, la versione law and order con cui la Appendino ha provato a connotare quest’ultima fase della sua amministrazione, dopo le operazioni, concordate con il Viminale, all’ex Moi e ora questa all’Asilo. “Lo sgombero non risolve nulla – prosegue Carretto – anzi, probabilmente riuscirà solo ad aumentare le tensioni sociali nella città. Mi piacerebbe la stessa energia da parte della Sindaca nel sollecitare le forze dell'ordine nel combattere le vere piaghe sociali di quell’area: spaccio e criminalità organizzata”. E subito dopo gli fa eco un’altra consigliera, con cui condivide peraltro la battaglia No Tav e No Olimpiadi, Daniela Albano: “La politica che esulta per ruspe e manganelli continua ad essere qualcosa che non mi appartiene. È bene che lo sappiate”.

Un plauso all’operazione arriva invece dal senatore Alberto Airola: “C’è posto per tutti al mondo. Loro però non facevano nulla per il quartiere - sostiene - anzi proteggevano spacciatori di crack quindi possono pure sloggiare”. Anche il consigliere pentastellato Antonino Iaria prede le distanze dal collega Carretto. “Sono profondamente in disaccordo, Carretto parla a titolo personale”, dice condividendo su Facebook il post del senatore 5 Stelle Airola, incassando i like di altri consiglieri come Fabio Versaci, Aldo Curatella e Andrea Russi. “Il tono del comunicato non è trionfalistico, è molto asciutto ed è da apprezzare il coraggio di questa amministrazione nell’affrontare temi complessi mai affrontati - sostiene Iaria -. Ci sono centri sociali che svolgono un’azione sociale vera - aggiunge - con cui si riesce ad avere confronti duri ma costruttivi. Non è il caso dell’asilo occupato”.

Intanto, a fine mattinata, il questore di Torino Francesco Messina, nel precisare che “le operazioni sono ancora in corso” afferma: “Con oggi si chiude un’esperienza che è durata un po’ troppo e che non produce nulla di positivo per la città. Anzi, per alcuni aspetti è anacronistica. Lo sgombero dell’asilo – conclude – è  un’operazione esemplare ed importante sia dal punto di vista investigativo sia per l’ordine pubblico della città”.