FINANZA & POTERI

Intesa, Milano la fa da padrona

La Compagnia di San Paolo paga la conferma di Gros-Pietro perdendo due componenti del cda, passando da cinque a tre. La new entry è il professore di Economia, Mosca, che entra come indipendente. Messina sempre più saldo al timone

Fumata bianca al conclave dei soci pubblici di Intesa Sanpaolo. La riunione odierna tra le cinque fondazioni riunite nel patto ha varato la lista dei candidati per il board. che sarà eletto dall’assemblea del 30 aprile. Dopo le ultime messe a punto, i grandi soci della banca guidata da Carlo Messina hanno infatti definito le candidature in anticipo rispetto alla scadenza fissata il 5 aprile. Un lavoro che quest'anno si è svolto nella cornice di un patto parasociale presentato alla fine di gennaio. Le cinque fondazioni che propongono la lista sono Compagnia di San Paolo (6,79%), Fondazione Cariplo (4,38%), Fondazione Cariparo (1,91%), Carifirenze (1,85%) e Carisbo (1,61%).

Confermati, come previsto, il presidente Gian Maria Gros-Pietro e l’amministratore delegato Messina. La lista non riserva sorprese rispetto alle indiscrezioni delle ultime settimane. Era stato proprio il cda uscente, con l’approvazione di un apposito documento, a suggerire agli azioni di guardare verso un nuovo board in continuità e con più spazio alle donne. Nella compagine depositata da Compagnia San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariparo e Fondazione Cr Firenze e Fondazione Carisbo Gros-Pietro è capolista ed è quindi indicato per la presidenza, al secondo posto c’è il vice presidente uscente Paolo Andrea Colombo, al terzo Messina. Confermati anche i consiglieri Franco Ceruti, Giovanni Gorno Tempini, Rossella Locatelli, Bruno Picca, Livia Pomodoro, Milena Teresa Motta e Maria Cristina Zoppo (le ultime due sono indicate anche per il Comitato per il controllo sulla gestione). Le new entry sono sette su 17 candidati (altri due spettano alle minoranze): Luciano Nebbia, Maria Alessandra Stefanelli, Guglielmo Weber, Lorenzo Stanghellini, Ernesto Lavatelli, Marina Manna e Fabrizio Mosca (indicato anche per il comitato di controllo). Di questi saranno eletti in 11 ai quali si aggiungeranno i 3 consiglieri indicati nella “Sezione 2” della lista, Fabrizio Mosca, Milena Teresa Motta e Maria Cristina Zoppo, che entreranno nel Comitato per il Controllo sulla gestione. Il cda sarà composto complessivamente da 19 consiglieri di cui 14 saranno espressione delle fondazioni mentre gli altri 5 saranno eletti dalle liste di minoranza e da Assogestioni.

Parte del leone la fa Milano che, attraverso la Cariplo di Giuseppe Guzzetti, piazza al vertice cinque amministratori: Colombo, Pomodoro, Ceruti, Locatelli e Motta. Inoltre, il banchiere ed ex ad di Cassa depositi Gorno Tempini, nel 2016 in quota a Cariplo, questa volta rappresenta gli enti minori (Udine, Gorizia, Venezia, La Spezia, Pistoia, Forlì, Lucca). La torinese Compagnia di San Paolo, invece, paga dazio per il mantenimento della poltrona per Gros-Pietro perdendo due posti in consiglio, nel quale siederanno con il presidente Picca e Zoppo. Una compagine, quella torinese, che viene rafforzata dalla presenza di Mosca, professore associato in Economia e Gestione delle Imprese all’Università subalpina, entrato in lista come indipendente.

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