ALTA TENSIONE

Busta esplosiva per Appendino, artificieri a Palazzo civico

Intercettato un plico indirizzato alla sindaca di Torino. Dal controllo allo scanner compaiono una pila, dei cavi e della polvere. Un ordigno, per quanto rudimentale, che poteva scoppiare. La prima cittadina nel mirino degli anarchici. Consiglio comunale rinviato

Artificieri a Palazzo civico. A chiedere l'intervento del reparto speciale della Polizia sono stati civich di Torino allertati da una busta indirizzata a Chiara Appendino che, ad un primo controllo ai raggi X, pare contenga una pila, alcuni cavi elettrici e un sacchetto con della polvere, che potrebbe essere pirica. Mittente la scuola A. Diaz, Via C. Battisti 6, 16145 Genova, teatro di un intervento violento della polizia nel corso del G8 del 2001. Eloquenti, quindi motivazioni e matrice. La sindaca è da alcune settimane nel mirino degli anarchici per aver salutato con soddisfazione lo sgombero dell'Asilo occupato di via Alessandria. Anche nel corso della manifestazione di sabato il corteo ha vergato scritte offensive sui muri e scandito cori contro la prima cittadina grillina, già da alcune settimane sotto scorta. La busta, tuttavia, puntualizzano da via Milano, non è arrivata nell'ufficio della sindaca al piano nobile di Palazzo di Città e gli artificieri stanno iniziando le operazioni previste dal protocollo per il disinnesco. Il Consiglio comunale, in corso in Sala Rossa, è stato sospeso e rinviato. In municipio si è recato immediatamente il questore Francesco Messina, mentre alla Appendino sono arrivati attestati di solidarietà da parte di forze politiche di ogni schieramento, autorità ed esponenti delle istituzioni. Le modalità di confezionamento del plico, sottolinea la questura, fanno presumere “che l’azione sia riconducibile a soggetti appartenenti all’area anarco-insurrezionalista, verosimilmente componenti della cellula, già oggetto di indagine, riconducibile al centro sociale Asilo”.

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