SLIDING DOORS

Commissario Grossi per l'Asl Alessandria

Il nome della manager di Casale Monferrato è quello che circola con maggiore insistenza per traghettare l'azienda sanitaria dopo l'addio di Brambilla. Difficile l'arrivo di Zanetta

Sarà, quasi certamente, un commissario a guidare per i prossimi mesi l’Asl Alessandria, dopo che l’attuale direttore generale Antonio Brambilla (nominato nel giugno dello scorso anno) ha rassegnato le dimissioni per andare a dirigere l’azienda sanitaria di Modena. Per tamponare la situazione, a pochi giorni dal voto, è stato affidato l’interim al direttore sanitario Paola Costanzo, ma già nella riunione convocata in tutta fretta tra i vertici della sanità regionale era spuntato il nome che potrebbe essere ufficializzato dalla prossima settimana: è quello di Ida Grossi, fino alla primavera dello scorso anno al vertice dell’azienda sanitaria astigiana.

La manager, nata a Casale Monferrato, laurea in medicina e un lungo curriculum di incarichi dirigenziali in varie regioni del Paese, dopo la fine del suo mandato ad Asti non era stata inserita nell’elenco dei direttori avendo superato i limiti di età. Non era, tuttavia, terminata la sua carriera, tutt’altro: nel dicembre dello scorso anno il Consiglio dei ministri l’aveva nominata subcommissario alla Sanità del Molise. Incarico che dovrebbe terminare alla fine del mese e per questo non ha reso possibile immediatamente la nomina al posto di Brambilla, come era stato ipotizzato nell’assessorato di corso Regina. Probabilmente si andrà avanti con l’interim affidato al direttore sanitario ancora per un po’ di giorni, superando le elezioni regionali, ma conservando all’attuale giunta – in carica per gli affari correnti fino all’insediamento di quella nuova – il compito di nominare il nuovo numero uno dell’Asl alessandrina.

Che sarà un commissario, magari con mandato fino a fine anno, per due ragioni: insediare un direttore con contratto triennale da parte di una giunta ormai in uscita non sarebbe un bel gesto (anche nel caso non dovesse mutare la maggioranza di governo) e, soprattutto, la figura del commissario (non vincolata a limiti di età o presenza in elenchi) permetterebbe l’insediamento della Grossi in una delle più importanti aziende territoriali.

Dopo la partenza a sopresa di Bambilla, ad Alessandria c’è chi ha ipotizzato anche un ritorno dell’ex direttore generale Gilberto Gentili, tornato nelle sue Marche ma anche in predicato per un ruolo di commissario al vertice della sanità della Calabria.

Chi avrebbe la strada spianata è un manager che in terra mandrogna ha lasciato un segno decisamente positivo prima di assumere altri incarichi fino alla guida della Città della Salute. Ma Gian Paolo Zanetta a chi lo ha contattato in maniera informale ha spiegato come non intenda affatto rinunciare all’impegno assunto a titolo gratuito, dopo essere andato in pensione, con la Piccola Casa della Divina Provvidenza di cui gestisce la parte ospedaliera. Materia che l’ex direttore delle Molinette conosce come pochi altri.    

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