CENTRODESTRA

"Forza Italia deve cambiare, ma io non me ne vado"

Cirio rinnova fedeltà a Berlusconi senza rinnegare l'amicizia con Toti. "Non rinuncio alla mia battaglia all'interno del partito". E sulla legge elettorale confida in un accordo con Salvini. "In Piemonte governiamo in una splendida sintonia con Lega e con Fratelli d'Italia"

Cambiare senza tradire. “Ho un rapporto di amicizia e stima con Toti, persona molto capace. Ha governato bene la Liguria e gli auguro di continuare a farlo in vista delle prossime elezioni regionali. Ha fatto una scelta politica che ho rispettato: sono rimasto in Forza Italia, ma non per questo i rapporti si sono deteriorati. Io credo ancora nella possibilità di cambiare il mio partito dall’interno”. Il governatore del Piemonte, Alberto Cirio, commentando il partito fondato da Giovanni Toti “Cambiamo!” non rinnega il legame con il collega ligure ma pur rimarcando la necessità di un profondo rinnovamento non intende lasciare la compagine azzurra. Cirio ha sottolineato di condividere “con Toti l’analisi di rinnovare fortemente Forza Italia anche nelle persone e nella sua proposta. Sono convinto – ha spiegato ai giornalisti dopo il bilaterale col governatore ligure a Genova – che Berlusconi sia consapevole che abbiamo necessità di dare una svolta sui territori se vogliamo veramente rilanciare Forza Italia ed è questo il mio impegno”. Insediato da cento giorni, il presidente della Regione Piemonte ha poi ammesso di essere però un po’ distante al momento dalle dinamiche nazionali del partito: “In questi primi mesi di governo regionale – ha concluso – sono occupato così tanto dal mio ruolo in Piemonte che ho lasciato queste riflessioni un po’ indietro rispetto alle mie prime preoccupazioni”. 

Il perimetro dell’alleanza non muta. “La casa di Forza Italia è il centrodestra senza se e senza ma”, ha aggiunto replicando alla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che ha parlato di ambiguità di Forza Italia. “Non credo – ha sottolineato – sono governatore di una Regione in cui governiamo in una splendida sintonia con la Lega e con Fratelli d’Italia, così come avviene ad Alessandria, a Novara, a Vercelli e in tutte le città in cui ci siamo presentati insieme”.

E a proposito delle divergenze sulla battaglia intrapresa da Matteo Salvini sulla legge elettorale Cirio si è detto fiducioso di un accordo. “Visto quello che sta accadendo è giusto trovare un meccanismo che consenta di governare a chi ha vinto non a chi ha perso le elezioni. Un meccanismo che faccia chiarezza e pulizia rispetto alla possibilità dei cambi di casacca. Chi cambia va a casa. Non ha senso che un governo resti in carica solo perché i parlamentari cambiano due o tre volte maglia nel corso di una legislatura”. La Costituzione, ha aggiunto, “dice che cinque consigli regionali possono proporre un referendum, è un meccanismo intelligente. Forza Italia sta lavorando per un accordo con gli amici della Lega per condividere una proposta comune. Sono fiducioso che questo possa avvenire. La ratio che ci unisce è che se i cittadini scelgono una persona o una forza politica quella governa il Paese”.

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