FASE 2

Alessandria "commissaria" il sindaco

Acque agitate a Palazzo Rosso per la proposta di affidare al presidente del Consiglio Locci un incarico speciale sul post Covid. D'accordo anche le minoranze. Gli uomini di Molinari fiutano aria di un trappolone per Cuttica e la Lega

Presidente e commissario. La prima carica lo porta a dirigere i lavori dell’aula del consiglio comunale di Palazzo Rosso, la seconda – anche se non attribuita formalmente con quella dicitura, ma nei fatti sì – assegnerebbe a Emanuele Locci poteri sulla gestione dell’emergenza coronavirus che, a quanto pare, risultano parecchi indigesti al sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica, secondo più di un rumors all’oscuro di tutto fino a quando non ha letto la proposta di delibera.

Giovane rampante della destra, militanza in Fratelli d’Italia poi affievolita per assumere una posizione autonoma, Locci che semina ovunque il suo motto “Senza paura”, starebbe seminando terrore soprattutto dalle parti della Lega. La proposta di assumere ampi poteri – dall’avvalersi degli uffici comunali ad avviare collaborazioni con soggetti pubblici e privati, solo per citarne un paio – ha fatto scattare più di un campanello d’allarme nella stanza del sindaco leghista e in quelle attorno. Il rischio di un’invasione di campo e un ridimensionamento del ruolo del primo cittadino e della giunta si è palesato leggendo la bozza di delibera. Ma ancor più scoprendo che ha avuto anche l’avvallo delle opposizioni, ad incominciare dal Pd. Un segnale di trappolone in corso che non è sfuggito agli uomini più vicini a Cuttica nella città del segretario regionale della Lega, Riccardo Molinari.

Un incarico, “della durata non superiore ai sei mesi”, quello pronto per il cugino d’Italia che a più d’uno è parso una sorta di sgarbo rispetto all’organo esecutivo, pur comprendendo le buone intenzione circa “la volontà dei gruppi consiliari di svolgere approfondimenti per ricercare soluzioni economiche e sociali finalizzate a fronteggiare l’emergenza Covid-19”.

Al piano nobile di Palazzo Rosso qualcuno ha sottolineato un passaggio del commento rilasciato dal presidente del consiglio comunale, già pienamente compreso nel suo nuovo ruolo ancorché da ufficializzare: tra le ragioni della nomina anche “un monito affinché si riconosca l’indispensabilità per l’Amministrazione Comunale di comprendere l’impatto economico e sociale dovuto all’emergenza in corso al fine di intraprendere iniziative finalizzate a sostenere l’economia e la popolazione alessandrina”. Questo, insieme al voto delle minoranze, ha fatto drizzare più di un’antenna nell’ufficio del sindaco. E più di un capello.

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