CORONAVIRUS & POLITICA

Morti nelle Rsa in Piemonte, "la Regione ha sbagliato"

Sit-in dei parenti delle vittime davanti a piazza Castello per chiedere di fare luce su ciò che è accaduto. "Grave mandare i malati Covid nelle residenze". Sollecitata una riforma radicale di strutture che devono far parte a tutti gli effetti del servizio sanitario. Una delegazione da Cirio

Un minuto di silenzio per ricordare i morti nelle Rsa durante l’emergenza Coronavirus e poi un lungo suono di fischietti per “svegliare” la Giunta Cirio affinché la Regione risponda per cosa è accaduto agli ospiti delle case di riposo del Piemonte. “Dimettere i malati Covid e sistemarli nelle Rsa è stata la cosa più grave avvenuta durante la pandemia, è allucinante avere preso quelle decisioni”. L’accusa nei confronti della Regione Piemonte arriva da Maria Grazia Breda, presidente della Fondazione Promozione sociale, che oggi pomeriggio insieme a un centinaio di persone del Comitato vittime delle Rsa ha protestato sotto la sede di piazza Castello chiedendo di non dimenticare i tanti deceduti nelle residenze a causa del Coronavirus. Il riferimento di Breda è alla delibera contestata con cui l’assessore alla Sanità Luigi Icardi consentiva alle Rsa di ospitare i malati Covid dimessi dagli ospedali ma che ancora dovevano osservare giorni di isolamento in attesa che il doppio tampone certificasse la loro guarigione definitiva.  

Tra i manifestanti c’erano anche il capogruppo della Lega Alberto Preioni e il consigliere del Pd Daniele Valle: quest’ultimo proprio per fare luce su alcuni aspetti della gestione dell’emergenza sanitaria ha proposto una commissione d’indagine interna al Consiglio che la maggioranza ha respinto. “Occorre subito rivedere l’organizzazione Rsa – spiega Breda – e dare aiuti economici a chi decide di restare a casa. Oggi prendere una badante è costoso, serve aiutare le famiglie, soprattutto quelle più bisognose. In Piemonte contiamo circa 3mila vittime, il Covid ha dimostrato che non c’era considerazione per chi era ricoverato in queste strutture, sono morti a perdere, perché tanto erano vecchi”.

Tra le richieste anche quella del diritto alle cure sanitarie per tutti i malati non autosufficienti. Una delegazione dei manifestanti, alcune centinaia, è stata ricevuta dal presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio.

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