Asti-Cuneo: giunta Cirio incontra concessionario, è strategica

"Chiusa la partita dell'ospedale di Verduno, si doveva intervenire sulla grande incompiuta Asti-Cuneo, opera strategica per il Piemonte come Terzo valico, Tav e Pedemontana. Alcune purtroppo sono ancora ferme, altre in corso di attuazione". Così il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, al termine della giunta straordinaria convocata al Castello di Grinzane Cavour per fare il punto sulla Asti-Cuneo con i vertici della società che ha in concessione l'autostrada. "Siamo qui dopo la delibera del Cipe di alcuni giorni fa che sblocca i cantieri, ma la Asti-Cuneo non ha traffico sufficiente per pagarsi da sola, quindi servono interventi e accordi ulteriori, come il cross financing con la concessione dell'autostrada Torino-Milano - aggiunge il Governatore - Parliamo di un'opera assegnata con una concessione 20 anni fa, con uno Stato che non aveva le risorse per concluderla da solo. Nel nostro Paese ci sono evidenti difficoltà di bilancio e quindi era impossibile finire un'opera solo con i flussi di traffico ripagando l'investimento del privato". Il Governatore ha annunciato che non si dovrà pagare il pedaggio per raggiungere il nuovo ospedale di Verduno. "Ci sarà un controllo traffico in entrata e uscita sulle targhe dei mezzi, in modo da far pagare solo chi percorre per lunghi tratti l'autostrada. Il casello dell'ospedale non era previsto".

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