REGIONE PIEMONTE

Fondi ai Comuni, Torino penalizzata

Ecco le scelte della giunta "barotta". L'area del capoluogo è quella che ottiene meno contributi dalla Regione. Dei 13 milioni stanziati, la metà finisce tra Cuneo e Alessandria, le province più in sintonia con il governo Cirio. Finanziamento pure per il borgo di Preioni

Poche decine di migliaia di euro a tanti piccoli e piccolissimi comuni sparsi per il Piemonte. Contributi per lavori di manutenzione stradale, ristrutturazioni di stabili pubblici, ampliamento e riqualificazione dei cimiteri, adeguamento dell’illuminazione e tanti altri interventi che per molti sindaci rappresentano una via crucis quotidiana. È la legge 18 del 2020 fiore all’occhiello della giunta di Alberto Cirio, finanziata con oltre 13 milioni di euro ricavati dall’erosione del capitale sociale di Finpiemonte.

Una fondamentale iniezione di denaro per dare ossigeno alle amministrazioni locali dopo l’emergenza Covid o un “marchettificio” come la definisce, storcendo il naso, qualche consigliere regionale di opposizione e quei primi cittadini che sono stati esclusi dal provvedimento? “In meno di una settimana abbiamo già assegnato le somme approvate. Dopo tanti anni di attesa circa trecento Comuni sono finalmente in grado di realizzare interventi importanti per il territorio. Questo risultato è anche la dimostrazione che quando le procedure vengono studiate in maniera semplice e pragmatica funzionano” esultava nei giorni scorsi Cirio.

Le domande di cofinanziamento giunte agli uffici regionali sono state 1.068 di cui 296 approvate per un totale di 13,2 milioni di contributi regionali divisi quasi equamente tra Comuni con più di mille abitanti e quelli con meno.

QUI LA GRADUATORIA CON TUTTI I CONTRIBUTI PER COMUNE

Tutti felici? Non proprio. I sindaci dell’area metropolitana di Torino hanno già fatto arrivare le rimostranze per quella che a loro giudizio è una penalizzazione. Degli oltre 13 milioni messi sul piatto dalla Regione, infatti, il Torinese ne ha ottenuti solo 1,6 milioni per 36 interventi complessivi. Meno della metà di Cuneo che sarà pure la provincia Granda e quella che esprime il governatore, oltre a un’agguerrita pattuglia di consiglieri e assessori, ma di Comuni ne ha 247, molti meno dei 312 dell’area metropolitana di Torino. Che siano i primi effetti della giunta barotta, che passa dal torinocentrismo a una sorta di torinomarginalismo? “Un conto è avere attenzione per tutte le province e del Piemonte e contribuire allo sviluppo dei loro borghi, altro è penalizzare il capoluogo e i Comuni della sua area metropolitana” dice il consigliere del Pd Daniele Valle, eletto proprio nel collegio di Torino, che sul tema annuncia una interpellanza.

Il bando era pubblico e non c’è motivo di dubitare dell’obiettività dei criteri adottati e della loro applicazione, ma i dati delle assegnazioni certificano una sproporzione tra il capoluogo e le altre province. Anche Alessandria, enclave elettorale del segretario della Lega Riccardo Molinari ottiene molto più di Torino: ben 2,2 milioni di euro per 60 interventi approvati, persino la piccola provincia di Asti con 2,1 milioni ottiene maggiori finanziamenti di Torino. Tra i più premiati, in proporzione alla popolazione, spicca il Vco: 730mila euro di cui 17.500 a Borgomezzavalle, il paese di cui è stato sindaco il capogruppo della Lega Alberto Preioni, fino alla sua elezione a Palazzo Lascaris. 

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