Caporalato: Cgil Asti, serve rete di lavoro di qualità

"Anche ad Asti non è più rinviabile la costituzione della Rete del lavoro agricolo di qualità per il contenimento dello sfruttamento dei lavoratori, garantendo agli agricoltori seri ed onesti di non trovarsi alla mercè del mercato e di una competizione basata solo sullo sfruttamento delle persone". E' quanto dichiara il segretario provinciale della Cgil di Asti, Luca Quagliotti in merito alle recenti vicende di caporalato scoperto nell'Astigiano. "Esiste - osserva - una responsabilità da parte delle imprese che appaltano. Noi crediamo sia giusto sapere chi utilizzava quei lavoratori, perché vorremmo acquistare i prodotti da aziende che rispettano in modo etico la vita e le condizioni economiche di coloro che lavorano nei loro campi e nelle loro vigne". Secondo Quagliotti per rilanciare l'agricoltura "occorre partire dal rispetto delle persone, del ciclo produttivo, della responsabilità solidale degli agricoltori di tutti i settori. Nella speranza che, in questo modo, non vedremo più nelle nostre vigne caporali ed affini". 

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