Sanità: Cgil Cisl Uil Asti, ancora lunghe liste d'attesa

Hanno chiesto un incontro coi vertici dell'Asl di Asti oltre un mese fa, ma stanno aspettando ancora oggi di essere ricevuti i referenti sindacali di Cgil, Cisl e Uil di Asti che, nel corso di una videoconferenza, lamentano "ancora lunghe liste d'attesa e una mancata programmazione per la sanità nella Valle Belbo: non si sa ancora con certezza quando ci sarà la riapertura del Punto di primo intervento di Nizza Monferrato (Asti), chiuso durante l'emergenza Covid". I rappresentanti sindacali chiedono anche chiarimenti sull'andamento dei lavori dell'ospedale della Valle Belbo. "La diagnostica in Valle è carente - afferma il segretario provinciale Cgil di Asti, Luca Quagliotti - mancano la tac e non c’è nemmeno la mammografia". Tra le altre questioni sollevate, il ripristino nell'Astigiano della diagnostica di laboratorio, "perché durante il periodo di emergenza Covid dipendevamo dalle Asl limitrofe" ricorda. Da settimane l'Asl di Asti sta contattando i pazienti in lista d'attesa per posticipare gli appuntamenti, alcuni fino a marzo 2021, spiegano i sindacalisti. "Non vorremmo che ai lutti della fase Covid se ne aggiungessero altri". "Abbiamo necessità di avere una politica sanitaria integrata - aggiunge - e una politica territoriale che funzioni". E se a ottobre o novembre potrebbe essere possibile un ritorno dell'emergenza Covid, "il territorio è capace di dare risposte sufficienti, oppure ci troveremo di nuovo in difficoltà anche con le rsa?" domandano i referenti di Cgil Cisl e Uil, secondo i quali servirebbero Case della salute in grado di dare risposta efficaci anche per questo.

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