EMERGENZA SANITARIA

Centri commerciali e scuola, stretta anche in Piemonte

Nessun coprifuoco ma nuove misure per evitare assembramenti. Didattica a distanza alternata a lezioni in presenza per gli studenti degli istituti superiori. Niente shopping durante il week end. Aperti solo gli alimentari. Ordinanza valida fino al 13 novembre - DOCUMENTI

Anche il Piemonte si prepara alla stretta per contenere i contagi da Coronavirus, soprattutto nelle grandi città, dove gli assembramenti sono più facili e i contagi corrono. Il provvedimento riguarderà in particolare i luoghi della movida e i centri commerciali. Per questi ultimi, in particolare, verrà disposta la chiusura durante i week end su tutto il territorio regionale, eccezion fatta per il comparto alimentare e le farmacie: sarà possibile ancora, dunque, andare a fare la spesa il sabato e la domenica, mentre i negozi dello shopping dovranno abbassare le saracinesche.

Vita notturna off-limits dalle ore 21. Quella che si attende, dunque, sarà un’ordinanza in linea a quella già assunta da Lombardia e Campania: nessun coprifuoco generalizzato, ma solo provvedimenti mirati. Per quanto riguarda le scuole, resteranno aperte e in presenza le elementari e le medie inferiori, mentre nei prossimi giorni i ragazzi delle medie superiori (licei, istituti tecnici e professionali) inizieranno un programma alternato di lezioni in presenza e da remoto, con ingressi scaglionati, così da alleviare la pressione sui mezzi di trasporto ancora troppo pieni durante le ore di punta. Unica eccezione riguarda gli allievi delle classi prime che proseguiranno in modo tradizionale dal lunedì al sabato.

QUI LA NUOVA ORDINANZA REGIONALE

Questi sono i principali provvedimenti discussi dal Comitato per l’ordine e la sicurezza che si è riunito questa mattina e in cui si sono confrontati la sindaca di Torino Chiara Appendino, il governatore Alberto Cirio e il prefetto Claudio Palomba. In serata il governatore firmerà la nuova ordinanza che avrà validità fino al 13 novembre. Ulteriori provvedimenti restrittivi potrebbero essere intrapresi dai sindaci e non è escluso che a Torino possa essere disposta la chiusura di tutti i locali che non hanno posti a sedere già a partire dalle 18. A rischio chiusura anticipata anche bar e ristoranti dei luoghi della movida come piazza Vittorio, piazza Santa Giulia nel quartiere Vanchiglia, largo Giulio Cesare in Barriera di Milano e largo Saluzzo a San Salvario. Dibattito aperto, infine, sui mercati: potrebbero finire nella rete anche il Barattolo e il Balon.

QUI L'ORDINANZA SULLE SCUOLE

La chiusura dei centri commerciali nel weekend è una “misura anti-assembramento molto forte” sostiene Cirio, convinto di avere messo in campo “misure di grande rigore” perché “quando si è prudenti non si sbaglia mai”. Al riguardo, il presidente del Piemonte ricorda che la Regione ha già disposto la chiusura di tutte le attività a mezzanotte. “Non è come il coprifuoco lombardo, dove non si può uscire di casa”, al quale il governatore preferisce provvedimenti ad hoc perché “questa volta dobbiamo essere maggiormente chirurgici; far pagare a tutti è sbagliato”. In particolare Cirio vuole salvaguardare quelle “attività che si sono fatte in quattro per la sicurezza e lì i rischi sono davvero contenuti”.

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