CAMERE CON VISTA

Cambiamo, ma non troppo

Il parlamentare totiano Berutti smentisce il suo interesse verso il sedicente partito di Conte e in una nota firmata assieme a Romani e Quagliariello ribadisce: "Restiamo all'opposizione". Anche l'azzurro Napoli si dissocia: "Guai a chi mi definisce Responsabile"

“Nessun interesse” a salire sul carro di Giuseppe Conte. La prima smentita alle voci di una pattuglia di responsabili pronti a correre in soccorso del premier in caso di elezioni arriva dal senatore alessandrino Massimo Berutti, segretario nazionale di Cambiamo la creatura che fa capo al governatore della Liguria Giovanni Toti. Lo fa con una nota congiunta firmata assieme ai colleghi Gaetano Quagliariello e Paolo Romani: “Come esponenti della componente del Gruppo misto Idea-Cambiamo – si legge nel comunicato – siamo e restiamo all’opposizione del Governo Conte. Ci attendiamo piuttosto dall’esecutivo la responsabilità di dimostrare se è o meno in grado di guidare il Paese in questo frangente cruciale, mettendo in campo un piano concreto per l’utilizzo del fondi del Recovery Fund”.

Una smentita che sembra congelare, almeno per il momento, il Piano B del presidente del Consiglio, stretto fra i pressing di Matteo Renzi e il tempo che corre per la stesura del Recovery Plan. In queste ore, infatti, si è discusso a lungo del possibile coinvolgimento di una pattuglia di responsabili provenienti dal centrodestra in grado di mettere al sicuro l’esecutivo qualora il senatore di Rignano scegliesse davvero la strada della rottura, ritirando i suoi ministri e uscendo quindi dalla maggioranza. Ma l’inquilino di Palazzo Chigi avrebbe anche un Piano C, qualora si dovesse andare alle urne anticipatamente: secondo quanto riporta il Foglio, infatti, è spuntato anche un progetto dal nome Italia23 che aspirerebbe a essere quella lista di società civile pronta a sostenere Conte alle prossime elezioni. Il piano ricorda tanto Scelta Civica di montiana memoria chissà se l’esito sarà più fortunato.

Italia23 al momento è solo un’associazione, anzi per il momento un sito internet promosso dal senatore Raffaele Fantetti. Quest’ultimo solo a ottobre scorso ha deciso di lasciare Forza Italia, partito grazie al quale è entrato in Parlamento, e passare al gruppo misto in quota Maie (Movimento associativo italiani all’estero). E proprio il Maie è considerato molto filogovernativo visto che il fondatore Riccardo Merlo è sottosegretario agli Esteri. Italia23 è nato l’11 dicembre scorso e al momento c’è solo il proposito di Fantetti di trasformarla in un think tank. Ma intanto sul sito c’è una sezione sospetta che s’intitola “gruppo parlamentare”. E quella potrebbe essere l’etichetta capace di riunire i centristi pronti a dare una mano all’esecutivo. Un’operazione che avrebbe come registi Bruno Tabacci e Gianfranco Rotondi.

Sprezzante il deputato azzurro Osvaldo Napoli, vicinissimo a Mara Carfagna, che forse un po’ frettolosamente qualcuno considerava tra i possibili puntelli al Governo. “Sarei pronto a querelare chiunque mi definisse un Responsabile – afferma –. Anzi, dico di più, se davvero il presidente Conte è tranquillo come afferma di essere provi ad accelerare e a portare la maggioranza fuori dal pantano in cui si trova. E lo faccia nell’unico modo limpido e costituzionalmente corretto: presentandosi in Parlamento, con tanto di programma definito sul Recovery Plan, sulla tempistica della sua attuazione, e sulla struttura tecnica titolata alla sua realizzazione”.

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