VERSO IL VOTO

Pd, stretta finale su Torino: spunta il ticket Lo Russo-Pentenero

Una suggestione che circola nei corridoi del Nazareno. Ieri lungo colloquio tra il capogruppo in Sala Rossa e Giorgis. Una soluzione di ripiego, certo, ma che consentirebbe di pacificare le correnti in lotta del Pd. Ma Roma fino all'ultimo cercherà un candidato "altro"

Uno spiffero che s’era insinuato nelle orecchie di cronisti e politici già a cavallo delle festività natalizie ora torna a circolare con una certa insistenza. E se “l’accordo politico” auspicato dal Nazareno potesse trovare una sintesi attorno a un ticket composto da Stefano Lo Russo e Gianna Pentenero? Al capogruppo dem in Sala Rossa spetta infatti l’onere di compattare il gruppo dirigente del partito torinese e l’ex assessora regionale, campionessa di appelli per una sua candidatura – ne ha collezionati già almeno un paio con una lunga sfilza di nomi, in prevalenza femminili, che perorano la sua causa – è a pieno titolo esponente di quella sinistra finora recalcitrante a convergere sull’ex assessore di Piero Fassino. Insomma, perché no?

Certo Pentenero non sarà la Elly Schlein di Torino che cercava Lo Russo, “piuttosto la Bela Tolera di Chivasso” come malignano altri ma si sa il meglio è nemico del bene. E allora pur di uscire da questa tragicomica impasse meglio non fare troppo gli schizzinosi. Il ticket starebbe già circolando sulle scrivanie del Nazareno e chissà che non sia stato l’oggetto del lungo colloquio avvenuto ieri tra Lo Russo e il sottosegretario Andrea Giorgis, il più autorevole componente della sinistra dem torinese e anche colui al quale da Roma affiderebbero volentieri l'incombenza di riunificare in prima persona il litigioso Pd torinese. Che sia l’inizio di un auspicabile disgelo? Per ora è solo un’ipotesi che dovrà superare ancora molti ostacoli sia nel partito sia tra gli altri pezzi della coalizione. Se infatti il candidato sindaco del Pd è sempre stato nelle cose, come far digerire agli alleati anche un vicesindaco proveniente dal medesimo partito?

Certo, si tratta di una soluzione di ripiego per acquietare le litigiose correnti del Pd, guardando più agli equilibri di partito che alla prospettiva di governo, eppure in uno schieramento come nell’altro i contendenti iniziano a essere logorati da questa lunga faida e pronti a chiudere un occhio e turarsi una narice pur di siglare la tregua.

Nei prossimi giorni è in programma un incontro tra i quattro parlamentari che hanno sostenuto, con sfumature diverse Mauro Salizzoni, il principale concorrente interno di Lo Russo. Si tratta di Giorgis, Anna Rossomando, Stefano Lepri e Davide Gariglio. Va detto che la soluzione Pentenero – vicina al sottosegretario uscente – potrebbe essere accolta di buon grado anche da Gariglio, che con lei aveva sottoscritto un patto in occasione delle scorse regionali, incassando il sostegno per Alberto Avetta. Questa sarebbe l’occasione di restituire il favore.

print_icon