Sci, protesta lavoratori montagna a Cuneo

"Lo sport, lo sci, il turismo invernale non sono una passione. O meglio, lo sono per chi la pratica. Ma per chi vive nella montagna sono un lavoro, al pari di qualsiasi altro. E siccome la nostra Costituzione predica il rispetto e la dignità per il lavoro, io credo che la prima necessità che abbiamo come mondo del Piemonte sia rivendicare che non c'è un turismo di serie A del mare e uno di serie B della montagna. Ma che il turismo montano merita la stessa dignità e investimenti di quello balneare". Così il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio parlando ai lavoratori della montagna che oggi stanno scendendo in piazza a Cuneo per protestare contro le restrizioni imposte dal Governo. "Non - aggiunge - siamo abituati a scendere in piazza e protestare. Noi piemontesi siamo abituati a lavorare. E' perchè proprio non ne possiamo più, la misura è colma". "Credo - precisa - la politica debba chiedervi scusa, e lo facico anche io come rappresentante della politica. Perchè quello che è accaduto non è accettabile. Sono qua per dirvi che la Regione non poteva non essere insieme ai lavoratori della montagna. Il Covid è un problema mondiale, ma la gestione della pandemia e del mondo della montagna crediamo possa essere affrontata con rispetto e con una metodologia migliore".

print_icon