Conti in rosso, Iren batte cassa

Fsu, la holding di controllo della multiutility, chiude con una perdita di 259 milioni e rinegozia i debiti. Torino sollecitata a saldare in tempi brevi i 260 milioni di bollette non pagate

Un anno nero con i conti in rosso. Questa, in estrema sintesi, il bilancio 2011 di Fsu, Finanziaria Sviluppo Utilities, la holding controllata paritariamente dai Comuni di Torino e Genova, che detiene il 35,9% di Iren. Il bilancio della società, secondo quanto risulta a Radiocor, ha registrato una perdita netta di 259 milioni, principalmente a causa della svalutazione della partecipazione in Iren col prezzo di carico che, previa perizia realizzata da Deloitte, è stato portato da 1,96 a 1,35 euro. In realtà, il vero problema per Fsu è stato il fatto che Iren, a causa delle svalutazioni Edison, nel 2011 ha registrato una perdita di 99 milioni e ha così distribuito una cedola molto ridotta con un pro quota, per la finanziaria di Torino e Genova, pari a circa 5,5 milioni. Una somma insufficiente a coprire gli oneri finanziari, quasi 6,6 milioni e rappresentati dagli interessi passivi da pagare sia a Intesa Sanpaolo (3,6 milioni) sia su un derivato stipulato con Goldman Sachs (2,95 milioni). Impossibilitata a pagare la rata in scadenza quest'anno, Fsu ha così concordato una ristrutturazione del debito con Intesa (per la precisione con Biis), che prevede un sostanzialmente allungamento della scadenza rispetto al precedente 2020. Il maxi rosso in bilancio, pari a 259 milioni, è invece stato coperto attingendo alla riserve della società che ha tuttavia visto ridotto il patrimonio netto da 672 a 393 milioni (di cui 350 sono di capitale sociale interamente versato).

 

A complicare la situazione – ingarbugliata dalle dimissioni del presidente Angelo Chianale, il notaio finito nel mirino dell’Agenzia delle Entrate e, prima ancora, per aver rogitato nel suo studio l’atto di vendita della sede di via Bertola – è il forte indebitamento del Comune di Torino: 260 milioni di bollette arretrate che ora il vertice della multiutility chiede di saldare con urgenza. Fonti aziendali riferiscono di una trattativa in corso con l’amministrazione torinese che si sarebbe impegnata, direttamente con il sindaco Piero Fassino, a versare una sostanziosa trance di un centinaio di milioni entro fine anno. L’assessore al Bilancio Gianguido Passoni sta sudando freddo, e non per Lucifero.

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