LOTTA AL COVID

Via libera ad AstraZeneca,
100mila dosi nei magazzini

Dopo l'ok dell'Ema si riprende domani dalle 15 anche in Piemonte la vaccinazione con il siero anglo-svedese. Il governatore Cirio: "Abbiamo già dato mandato a tutte le aziende sanitarie di rimodulare la campagna". C'è da recuperare un ritardo di 20mila somministrazioni

Vaccinazioni con Astrazeneca, domani si riparte. L'atteso via libera, dopo la decisione dell'Ema, è arrivato prima dal presidente del Consiglio Mario Draghi e poi dall'Agenzia Italiana del Farmaco. Ma, al di là delle procedutre burocratiche, quel che conta è che dopo cinque giorni di interruzione, le inoculazioni per le categorie del personale scolastico e delle forze dell'ordine potranno proseguire. Ma, soprattutto, potranno incominciare le immunizzazioni per la fascia di età tra i 70 e gli 80 anni. In Piemonte la sospensione, incominciata prima che altrove con lo stop imposto domenica verso mezzogiorno, dopo la segnalazione del decesso dell'insegnante di Biella morto il giorno dopo aver fatto il vaccino – poi l'autopsia ha escluso una relazione con il vaccino – ha significato un ritardo che si aggira attorno alle 20mila inoculazioni.

Con 104mila dosi nei magazzini pronte da somministrare, non c'è sicuramente il problema delle dotazioni. Semmai ci sarà da correre per recuperare i giorni perduti e, spalmare in quelli a venire, le convocazioni di chi si era visto sospendere l'appuntamento. Non appena, nel tardo pomeriggio, si è avuta conferma del via libera da parte dell'Ema sono scattate le procedure per inviare i messaggi a coloro che erano il lista per domani, ma non si era fatto in tempo ad avvisare dopo la decisione della sospensione. Dal Csi dovrebbero partire anche gli avvisi per coloro che già sapevano di essere in lista per domani e che, comunque, saranno vaccinati anche se non dovessero ricevere l'ulteriore comunicazione.  

“Abbiamo già dato mandato alle Asl di rimodulare la campagna vaccinale per recuperare le dosi che non si sono potute somministrare in questi ultimi giorni”, ha annunciato il presidente della Regione Alberto Cirio, ricordando che il Piemonte è tra le prime regioni per numero di vaccinazioni “e intendiamo conservare questo primato”. Resterà da vedere, già da domani, se e in che misura il blocco temporaneo con tutto quel che ne è seguito inciderà sulle adesioni e quanto l'impatto psicologico provocato dalla decisione assunta prima in Piemonte (sia pure limitata a un lotto) e poi in Europa possa provocare il rifiuto a vaccinarsi. “Ema ha detto che il vaccino è sicuro e quindi di va avanti“, aggiunge il governatore mentre la macchina riparte. Domani si vedrà se, pur nel giro di poche ore, l'organizzazione della ripresa avrà funzionato. Le vaccinazioni non potrenno comunque riprendere prima delle 15 ora in cui l'Aifa revocherà ufficialmente la sospensione. Non un dettaglio da poco questo, visto che imporrà una revisione delle prenotazioni e la comunicazione attraverso sms a coloro che saranno chiamati a presentarsi domani nei centri vaccinali della regione. 

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