SACRO & PROFANO

Migranti, i vescovi scomunicano Ricca: "L'egoismo non è nello stile del Piemonte"

La Chiesa si schiera dalla parte della solidarietà e rimbrotta l'assessore regionale che non vuole accogliere una cinquantina delle 400 persone sbarcate a Lampedusa. "Abbiamo già dato" dice il leghista. La replica: "In gioco c'è la dignità umana"

“L’egoismo non è nello stile della gente del Piemonte e la solidarietà è un valore”. Dai vescovi arriva la “scomunica” all’assessore regionale alla Sicurezza Fabrizio Ricca per la sua posizione sui migranti appena sbarcati in territorio italiano, a Lampedusa. “La Spagna al confine con il Marocco ha schierato l’esercito, mi sembra strano che noi abbiamo una posizione diversa” ha detto l’esponente leghista. Poi ha aggiunto: “Il Piemonte ha già dato abbondantemente in questi anni, ora dobbiamo pensare ai piemontesi che devono essere vaccinati, dobbiamo fare ripartire la regione e occuparci dell’immigrazione diventa complicato”.

Oggetto del contendere i 400 immigrati, di cui 150 minori, appena approdati in Italia e che il Governo ora intende ripartire tra le regioni italiane: di questi una cinquantina dovrebbero essere ospitati in Piemonte, nell’hub del Castello di Annone, situato nell’Astigiano.

“Lo sguardo concentrato su di sé non è mai stato lo stile della gente del Piemonte. Nemmeno in momenti molto faticosi e difficili come gli attuali” affermano in una nota monsignor Cesare Nosiglia, e altri vescovi e rappresentanti delle Diocesi del Piemonte. “L’impegno profuso in passato – proseguono – non solo non è scusante per un ritiro nel presente, ma è stimolo a costruire l’oggi e il domani. La solidarietà, con lo sforzo che tutto il nostro Paese sta mettendo, è un valore che va difeso e promosso anche quando affronta temi finora divisivi, perché il bene comune non è mai contro ma insieme”. I vescovi auspicano che non ci siano “passi indietro” sul tema dell’accoglienza e poi assicurano poi che “anche la Chiesa è disposta, se necessario, a fare la sua parte. Siamo certi che, dopo una prima reazione allarmata, la nostra Regione saprà ancora percorrere convintamente un cammino di apertura verso i migranti. In gioco c’è la dignità delle persone”.

Una parte della destra che governa la Regione, però, non ne vuole sapere. Ricca dice di aver già interessato il presidente del Friuli Venezia Giulia e coordinatore della Conferenza delle Regioni Massimiliano Fedriga affinché avvii un’interlocuzione con il Viminale: “Chiediamo che vengano fermati gli arrivi” le parole perentorie dell’assessore leghista. Quanto alla posizione della ministra Luciana Lamorgese osserva che “viene da una carriera prefettizia quindi ha una visone molto rigida dell’istituzione, ma sono convinto che nell’interlocuzione della politica con una maggioranza così ampia e variegata si troverà una soluzione anche sull’immigrazione”. “Ci hanno segnalato che 50 migranti erano in arrivo – conclude Ricca – nel caso fosse confermato speriamo possano essere gli unici. Chiedano almeno alle Regioni cosa ne pensano, se ci sono regioni pronte ad accoglierli che li accolgano, noi abbiamo altre priorità”.

print_icon