2 Giugno: nel '46 il 61% dei torinesi scelse la Repubblica

Il 2 giugno '46 anche Torino, culla della dinastia reale, sceglie a larga maggioranza la Repubblica, il 61,05% dei torinesi, quasi 2 votanti su 3, mentre la monarchia si ferma al 38,4%. Alle urne allestite in 550 sezioni elettorali si presentano 426 mila cittadini, l'87,4% dei 487 mila aventi diritto. A restituire il quadro della Torino di quel giorno è un articolo degli archivi di CittAgora, il periodico online del Comune di Torino, che celebra così la Festa della Repubblica. Per l'Assemblea costituente, i torinesi privilegiano il Partito Socialista (Psiup) di Nenni e Saragat, che ottenne 117.053 voti pari al 28,6%. Distaccate di poco, Democrazia Cristiana (27,4%) e Partito Comunista (26,4%). I liberali dell'Udn non arrivano all'8%, seguiti dall'Uomo Qualunque di Giannini che raggiunge il 4% dei consensi, mentre il Partito d'Azione si ferma all'1,5% e il monarchico Blocco Nazionale Libertà al 2,3%. Non raggiungono l'1% Partito dei Contadini, Pri e Cdr. Nei giorni successivi, il 19 giugno, piazza Emanuele Filiberto viene ribattezzata piazza della Repubblica mentre la prima visita sotto la Mole del primo presidente della Repubblica, Enrico De Nicola, è del 30 settembre. Due le donne piemontesi elette all'Assemblea Costituente, Rita Montagnana e Teresa Noce. 

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