Torino, 1 maggio: Cortese (Uil) "Preoccupa aumento povertà"

"Siamo preoccupati per l'amento della povertà, per il lavoro povero che non garantisce un reddito sufficiente a mantenere un tenore di vita accettabile, per gli effetti dell'inflazione che ha ridotto il potere di acquisto di salari e pensioni del 17 per cento negli ultimi tre anni". A dirlo dal palco di piazza San Carlo al termine della manifestazione del Primo maggio a Torino, è Gianni Cortese, segretario generale Uil Torino e Piemonte durante l'intervento unitario. "Diciamo con forza che bisogna rinnovare tutti i contratti collettivi pubblici e privati - continua - e garantire la piena rivalutazione degli assegni previdenziali". Parlando del territorio Cortese sottolinea che "il panorama non è per nulla rassicurante per la Lear di Grugliasco, la Te Connectivity di Collegno, la Del Grosso di Nichelino, i siti dell'ex Ilva e tante altre realtà". "Lo sciopero del 12 aprile del comparto dell'automotive ha rappresentato il termometro delle preoccupazioni che esistono in città e tra i lavoratori rispetto al futuro dello stabilimento di Mirafiori, che ha ridotto del 50 per cento la produzione del 2024, ricorre in misura crescente agli ammortizzatori sociali e versa in uno stato di sostanziale paralisi". "Siamo altrettanto preoccupati per l'indotto e la componentistica che, voglio ricordare, ancora oggi in Piemonte rappresentano oltre 700 aziende, 58 mila occupati, con un fatturato che sfiora 20 miliardi di euro" conclude Cortese. 

print_icon