LOTTA AL COVID

Medico no vax? Cambi mestiere

Prime sei sospensioni disposte dall'Ordine di Torino. Il presidente Giustetto: "Il rifiuto va contro a diversi principi e precetti del nostro codice deontologico. È paradossale che proprio un sanitario possa diventare fonte di malattia per i suoi pazienti"

“Vi è il diritto di non vaccinarsi? Bene, allora questi colleghi si tolgano il camice e cambino lavoro”. Così il presidente dell’Ordine dei medici di Torino, Guido Giustetto, dopo che nei giorni scorsi sono giunte dalle Asl all’Ordine di Torino le prime comunicazioni contenenti gli atti dell’accertamento dell’inosservanza dell’obbligo vaccinale da parte di sei iscritti all’Ordine, medici e odontoiatri. “Il rifiuto di vaccinarsi da parte di questi colleghi – spiega Giustetto – va contro, oltre che alle evidenze scientifiche, a diversi principi e precetti del nostro codice deontologico, che pone il medico in posizione di garanzia nei confronti dei cittadini che a lui si rivolgono. È paradossale che proprio un medico possa diventare fonte di malattia per i suoi pazienti”. L'adozione dell’atto di accertamento determina la sospensione dal diritto di svolgere prestazioni o mansioni che implicano contatti interpersonali o comportano, in qualsiasi altra forma, il rischio di diffusione del contagio da Covid-19. L’Ordine dei medici, appena ricevuta la comunicazione da parte dell’Asl, provvede immediatamente ad avvisare il proprio iscritto del provvedimento, che sarà valido fino al 31 dicembre 2021, secondo quanto dispone il DL 44, la norma che regola l’obbligo vaccinale per il personale sanitario.