ECONOMIA DOMESTICA

Cirio: "Si riparte con le imprese non col reddito di cittadinanza"

Il governatore del Piemonte dichiara guerra alla "bestia nera della burocrazia", perché "lo Stato deve garantire e promuovere la libertà di intraprendere". Essenziale usare "bene e insieme" le risorse del Pnrr e dei fondi europei. Il volano dei vaccini

In un collegamento video con l’assemblea di Confindustria canavese, in corso ad Agliè, mentre raggiunge il Salone Nautico di Genova, il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio attacca il reddito di cittadinanza. “Gli imprenditori sono l’unica via per ripartire. Per ripartire non serve reddito di cittadinanza ma soldi alle imprese”. Perché ciò accada, “le risorse del Pnrr e fondi Ue, ovvero fondi europei per il sociale e di sviluppo regionale, vengano usati insieme e bene, Gli imprenditori sono per natura concreti e pratici: la politica deve dimostrarsi come loro”.

Cirio ha poi proseguito: “Stiamo cercando di annientare la burocrazia, che è una bestia nera”. E assicura: “Alla fine del mio mandato, saranno più le leggi che ho abrogato di quelle che ho fatto”. Questo perché, ha concluso il governatore, “lo Stato deve consentire a chi vuole lavorare, al mondo delle imprese, di autodeterminarsi. Il liberismo in economia è la ricetta giusta, sommato alla passione e l’entusiasmo che gli imprenditori mettono tutti i giorni”. E ha poi ricordato l’importanza della campagna vaccinale: “Lavoriamo insieme col vaccino, sono orgoglioso della campagna. Da lunedì saremo la prima regione, insieme al Lazio, a fare la terza dose”.

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