IN BALLO(TTAGGIO)

Big in campo per Damilano

Salvini, Meloni e Tajani in settimana a Torino al fianco del candidato sindaco. L'imperativo: "Radicalizzare lo scontro per riportare al voto chi si è astenuto". E dalla Lega arrivano i primi siluri a Lo Russo

Lo avevano promesso a Paolo Damilano subito dopo il responso delle urne: i leader dei tre principali partiti della sua coalizione sarebbero tornati a Torino per dargli manforte perché “la partita non è affatto conclusa”. E per recuperare lo svantaggio i numeri uno di Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia sono pronti a scendere in campo. Arriveranno in settimana, lunedì o martedì, insieme, Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani. Un appuntamento fianco a fianco con il candidato sindaco per dare un’immagine di unità e compattezza del centrodestra e per chiamare ai seggi quei tanti elettori che – soprattutto nelle periferie – hanno disertato le urne.

Proprio oggi sullo Spiffero il primo cittadino di Novara Alessandro Canelli, rieletto a furor di popolo nella sua città, ha consigliato a Damilano di affidarsi ai leader dei principali partiti della coalizione per riportare gli elettori ai seggi. E così sarà. La sfida a Torino è ancora tutta da giocare e cinque punti percentuali in due settimane possono essere recuperati, è la convinzione di chi è al fianco di Damilano. Il suo spin doctor Giovani Sallusti – nipote del direttore di Libero – ha già studiato una campagna più aggressiva e decisamente meno politicamente corretta di quella condotta finora. “Lo Russo ha già fallito cinque anni fa, quando era il braccio destro di Piero Fassino” sarà il messaggio che trasmetteranno i leader locali e nazionali di Lega e Fratelli d’Italia in primis. Bisogna radicalizzare lo scontro per motivare un elettorato sempre più sfiduciato.

La dimostrazione di un cambio di strategia comunicativa è arrivata anche questa mattina proprio da Damilano: “La protesta del non voto vuol dire rimettere la città nelle mani di chi l’ha rovinata negli ultimi decenni” ha detto, puntando il dito contro il centrosinistra. E dalla Lega sono già partiti i siluri come dimostra un post di Fabrizio Ricca – segretario cittadino del partito, assessore regionale e rieletto in Sala Rossa – che sui suoi social ha postato un’immagine con le palazzine del Moi e il messaggio tranchant: “I torinesi non dimenticano i disastri del Pd”. Insomma, se per mesi la campagna elettorale è stata piuttosto soporifera negli ultimi giorni promette scintille.

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