Pnrr: Cirio, l'impostazione geografica è figlia del passato

"Dobbiamo stare attenti a dare un'impostazione geografica al Pnrr, figlia di una visione un po' passata del Paese. Abbiamo delle parti di Piemonte in cui i numeri in termini di disoccupazione, soprattutto giovanile, sono più alti della media del Sud". Lo ha sottolineato il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, alla manifestazione della Uil a Torino. "Continuare a dire in modo indifferenziato che due terzi delle risorse vanno al Sud e il resto al Nord rischia di penalizzare parti del Piemonte. Coloro che abitano in aree del Piemonte dove hanno chiuso le aziende e c'è disoccupazione, sono italiani al pari di uno che abita a Palermo e hanno bisogno di avere gli stessi aiuti", ha detto Cirio. "Abbiamo la fortuna di avere il presidente Draghi - ha proseguito - che in tema di competenze e credibilità nei confronti delle istituzioni europee è un campione. Dobbiamo essere altrettanto forti sui territori. Stiamo lavorando bene perché il governo ci coinvolge, c'e' una cabina di regia nazionale. La mole di risorse e' però talmente elevata che e' complicato riuscire a capire meccanismo per spenderle".

"Noi - ha aggiunto Cirio - siamo su una buona strada, grazie anche al documento presentato tutti insieme al premier Conte, firmato da istituzioni, sindacati, forze economiche, forze politiche, università. Le idee su come spendere le risorse qui ce le abbiamo, c'è un canovaccio per poterlo fare. I soldi non te li regala nessuno, prima o poi dovremo restituirli, saremo in grado di farlo se creeremo non spesa ma occupazione. Non dobbiamo dividerci, dobbiamo trovare una strada condivisa. Rimbocchiamoci le maniche e diamoci da fare". Cirio ha sottolineato l'importanza dei corpi intermedi "senza i quali non avremmo retto l'epidemia, avremmo avuto la rivoluzione". 

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