LA (S)QUADRA

Lo Russo trova la donna dei conti

Oggi a Palazzo Civico la commercialista Nardelli, professionista che ha gestito l'ingresso della Città Metropolitana di Torino in Iren. Crescono i veti su Tresso. Il nome di Purchia tra i papabili per la Cultura

Gioca a Tetris Stefano Lo Russo, “ogni pezzo deve incastrarsi con gli altri” ripete chi gli sta intorno in questo turbinoso giro di consultazioni avviato all’indomani dell’incoronazione a sindaco. E finché non arriveranno gli ultimi responsi – tra i big sondati in questi giorni – lui non potrà comporre la sua giunta. Una pioggia di messaggi whatsapp, telefonate che per di più restano senza risposta, segnalazioni e raccomandazione ça va sans dire “nel pieno rispetto della tua autonomia”. Mancano due giorni pieni alla deadline che lui stesso si è dato per la presentazione della squadra e il week end sarà decisivo.

Due o tre gli assessori esterni: Bilancio e Cultura le caselle per le quali Lo Russo sta cercando alti profili attorno ai quali allestire il resto del suo esecutivo. Questa mattina a Palazzo Civico sono stati avvistati – insieme – il revisore dei conti Davide Di Russo e la collega Gabriella Nardelli. I due sono apprezzati commercialisti ed esperti in contabilità pubblica. Nardelli, in particolare, è amministratore unico di Metro Holding, la società attraverso cui la Città Metropolitana di Torino ha acquisito le quote di Iren, oltreché revisore dei conti in Smat e al Caat. Potrebbe essere lei a custodire la cassa di Palazzo Civico per i prossimi cinque anni. Dipende, anche qui, dagli incastri e dalle quote avendo Lo Russo promesso che la sua vice sarà donna così come sei degli undici assessori.

Per la Cultura, fermo restando che gran parte dei nomi usciti fino a questo momento rappresentano i desiderata di alcuni loro sponsor più che vere opzioni per il sindaco (a partire dal direttore del Salone del Libro Nicola Lagioia), prende quota l’ipotesi di Rosanna Purchia, che ha il merito di aver rimesso a posto i conti del Teatro Regio dopo tredici mesi di commissariamento, un’azione di risanamento particolarmente apprezzata dalle fondazioni bancarie che ora ne sponsorizzano il nome. Per contro lei è di Napoli e non è ancora chiaro quanto possa essere realmente interessata a trasferirsi per cinque anni a Torino. Sulla casella resta ancora un punto interrogativo, mentre risulta al momento congelata la posizione della professoressa Anna Maria Poggi per la posizione di vicesindaco (in alternativa Lo Russo punterebbe su una figura politica come Chiara Foglietta, l’unica certa del posto in giunta assieme al segretario del Pd Mimmo Carretta).

E veniamo agli assessori politici. Il coordinatore della campagna elettorale di Lo Russo, Daniele Valle, ha concluso il suo giro di consultazioni delle forze politiche – liste, partiti, correnti e sottocorrenti – e ha relazionato il neo sindaco dopo il passaggio di consegne con Chiara Appendino al ristorante La Campana di via XX Settembre. Non c’è solo chi si propone e chi sponsorizza gli amici ma anche veri e propri veti che rischiano di affossare le ambizioni di qualcuno: è il caso di Francesco Tresso, che potrebbe rimanere fuori dalla giunta proprio per l’ostracismo di una serie di alleati, mentre per quanto riguarda Gianna Pentenero torna l’opzione vicesindaco in Città Metropolitana, in alternativa a quella di assessore a Palazzo Civico. Resta a mezza via tra giunta e presidenza della Sala Rossa il primo eletto della lista civica di Lo Russo, Paolo Chiavarino (che ha già espresso chiaramente la sua preferenza per la prima opzione). Per quanto riguarda i Moderati pressoché certa la gratificazione per Carlotta Salerno, così come Jacopo Rosatelli di Sinistra Ecologista, che a sua volta lascerà il posto alla più giovane dell’assemblea cittadina: Sara Diena, 21 anni, attivista di Fridays for Future.

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