VERSO IL VOTO

Città Metropolitana al voto con l'incognita firme

Destra, sinistra e M5s alla prova delle consultazioni di secondo livello per l'ex provincia di Torino. Pd pronto a fare man bassa. Ma per presentare la lista servono 150 sottoscrizioni di consiglieri dei 312 comuni coinvolti. Ecco i candidati

Liste ormai quasi completamente chiuse in vista del voto per la Città Metropolitana di Torino. Sinistra e destra si presenteranno unite per al loro interno massimizzare il risultato elettorale, con i grillini a comporre il terzo polo. Attenzione, però, allo scoglio delle firme: servono almeno 150 sottoscrizioni di consiglieri comunali eletti nei 312 Comuni coinvolti per presentarsi al cospetto delle urne: missione tutt'altro che semplice per la quale c'è tempo fino a lunedì 29 novembre. Urne aperte il 19 dicembre.

Con il voto della direzione provinciale di questa sera il Pd, e gli alleati di centrosinistra, chiuderanno la lista Città di Città per le elezioni di secondo livello della Città Metropolitana, in programma il prossimo 19 dicembre. Nessuna sorpresa particolare rispetto ai nomi già pubblicati sullo Spiffero se non per l’ingresso della capogruppo dem in Sala Rossa Nadia Conticelli, che coprirà il capoluogo assieme alla collega Caterina Greco. Si è consumato il patatrac, invece, nella Zona Ovest, tradizionale cassaforte di voti per il centrosinistra, dove tra i due litiganti – il sindaco di Grugliasco Roberto Montà, che aveva assunto ad interim l’incarico di numero due metropolitano, e il collega di Collegno Francesco Casciano – gode Rossana Schillaci, candidata a sindaco sconfitta alle scorse amministrative di Venaria, che avrà la possibilità di una parziale rivincita contro il primo cittadino della sua città Fabio Giulivi, in corsa come jolly nel centrodestra. Una scelta dovuta da una parte all'incapacità dei segretari locali di circolo di esprimere un nome secco e dall'altra dall'impossibilità per entrambi di completare il mandato.

Rispettato l’obiettivo del Pd di avere almeno un candidato per ogni zona omogenea: l’ex sindaco di Volpiano Emanuele De Zuanne rappresenterà la Zona Nord, il consigliere comunale di Moncalieri Silvano Costantino l’area a sud del capoluogo, mentre il primo cittadino di Chieri Alessandro Sicchiero sarà a capo degli amministratori della collina. Dalla prima alla seconda cintura trovano posto in lista il sindaco di Condove Jacopo Suppo (Valle di Susa), il collega di Torre Pellice Marco Cogno (che dovrà vedersela con il sindaco di Pinerolo Luca Salvai, candidato con il Movimento 5 stelle), il sindaco di Cavagnolo Andrea Gavazza nel Chivassese, Sonia Cambursano di Strambino nell’Eporediese, Pasquale Mario Mazza di Castellamonte nel Canavese Occidentale e infine Ugo Papurello di San Carlo nel Ciriacese e Valli di Lanzo. Confermato anche il nome del sindaco di Vinovo Gianfranco Guerrini per i Moderati, mentre non c’è ancora l’accordo per il nome delle due liste civiche dove ad aumentare la confusione ci hanno pensato i radicali lanciando nella mischia Marco Cavaletto, dirigente regionale in pensione e consigliere comunale a Trofarello dopo aver perso le elezioni per diventare sindaco. L'ala sinistra della coalizione, infine, punterà su Valentina Cera, ex assessore all'Ambiente di Nichelino ora capogruppo di Nichelino in Comune.

Dei 18 consiglieri che compongono il Consiglio metropolitano il centrosinistra dovrebbe riuscire a eleggerne 12 o 13, mentre il centrodestra potrebbe arrivare a 4 e il Movimento 5 stelle balla tra 1 e 2. Così come il centrosinistra anche Lega e alleati si presenteranno all’appuntamento con un listone unico: nella testa di lista i candidati su cui puntano i vari partiti: Daniel Cannati, sindaco di Beinasco (Lega), Enrico Delmirani, consigliere comunale di Luserna San Giovanni (Torino Bellissima), Andrea Tragaioli, sindaco di Rivoli (Forza Italia), Davide D’Agostino, consigliere comunale di Ciriè (Fratelli d’Italia). Gli altri tutti in ordine alfabetico, compreso il primo cittadino di Venaria Fabio Giulivi, buttato nella mischia come battitore libero per cercare di recuperare un po’ di voti di area civica nella sua zona e non solo. I due su cui punta il Movimento 5 stelle, infine, sono Salvai da Pinerolo e Marco Marocco, ex vicesindaco metropolitano durante l’amministrazione di Chiara Appendino, che però è in scadenza di mandato nella sua Chivasso.