FIANCO DESTR

"Serve un chiarimento politico"
FdI incalza Cirio (e gli alleati)

Reduce dalla direzione nazionale, il coordinatore piemontese Comba sollecita il governatore sul rimpasto della giunta regionale: "Utile, anzi indispensabile mettere mano alla squadra". E occorre fare presto: "Non confondiamo i piani con le prossime amministrative"

“Serve un chiarimento politico anche in Piemonte. E per i cambiamenti nella giunta regionale occorrono tempi strettissimi, non certo quelli che pensa il presidente”. Fabrizio Comba, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia è a Fiumicino in attesa di un volo in ritardo, ma respinge l’idea di dover subire anche quello che tale a suo dire sarebbe segnato da Alberto Cirio con l’appuntamento a metà del mese prossimo per il rimpastino, o come lo si vuole chiamare. Rientra da Roma dove ha partecipato a quella che più che una direzione nazionale del partito di Giorgia Meloni è parso un gabinetto di guerra, tutta intestina al centrodestra. La leader di FdI ha detto chiaramente agli alleati che il chiarimento deve esserci subito, incominciando dal no a una legge elettorale proporzionale, arrivando alle regole di ingaggio che, ha ribadito, devono essere chiare.

Dunque, Comba, le tocca aspettare l’aereo, ma non ha nessuna intenzione di aspettare i tempi di Cirio. Cos’è? L’ennesimo messaggio ai naviganti, inviato con un siluro?
“Ritengo sia utile, se non indispensabile, fare quello che Cirio non ama chiamare rimpasto. Lo chiami come vuole, marzo mi sembra una data troppo dilatata e troppo segnata da un attendismo, ma lo dico nell’interesse della giunta e del Piemonte”.

Lei sa che la data è dovuta al fatto che dei cambiamenti in giunta si dovrebbe discutere al tavolo per le candidature alle amministrative nelle città più grandi del Piemonte.
“E questa è un’altra cosa che non capisco, che non sta in piedi. Non confondiamo le amministrative, dove sicuramente il presidente ha cuore quelle di Cuneo e altri centri della provincia, si mesce il vino con il latte. Cirio fa bene a interessarsi, anche se questo tipo di ragionamento me lo sarei aspettato dal coordinatore di Forza Italia, ma non si confondano i piani”.

Fratelli d’Italia adesso chiede di anticipare il rimpasto, ma dopo aver disertato il voto dell’ufficio di presidenza del Consiglio regionale per le note vicende, con uno strappo senza precedenti, i vostri due assessori sono al loro posto. Dopo che ad Alessandria avevate annunciato la vostra assenza alla presentazione del ricandidato sindaco della Lega adombrando una corsa in solitaria, siete poi andati alla presentazione e sosterrete Gianfranco Cuttica. Insomma, non rischiate di passare quelli che sparano col fucile a tappo?
“No, assolutamente no. Alessandria è un ambito particolare, noi non abbiamo sparato un colpo a salve, la ragione è che se non c’è chiarezza in ambito nazionale, risulta poi difficile andare a discernere a livello territoriale. Abbiamo valutato una serie di situazioni e poi si è deciso che si poteva procedere con l’alleanza, non tralasciamo che è successo qualcosa di analogo a Verona”.

Pochi giorni fa uno dei vostri assessori regionali, Elena Chiorino, ha di fatto annunciato la caduta ad opera di FdI del sindaco leghista di Biella Claudio Corradino, anche questo non se sembra se non un colpo a salve, almeno un penultimatum alla Lega? 
“Confermo che saremo molto attenti su tutta una serie di cose a Biella. Chiorino non sbaglia”.

Ma Chiorino ha detto che voi manderete a casa il sindaco, che è ben diverso da un’alta attenzione.
“Sicuramente ci sono dei grossi problemi. Per dire che Corradino cadrà non ho la sfera di cristallo , sicuramente il sindaco non si è comportato bene con i nostri che erano in giunta. Ma ripeto, non spariamo a salve”.

Però l’annuncio di votare il capogruppo Paolo Bongioanni alla presidenza del Consiglio regionale, poi ripiegato i un’astensione non rafforza la sua tesi. 
“C’era un accordo per votare in presenza in aula, lo hanno anticipato”.

E cosa sarebbe cambiato?
“Avremmo votato Bongionanni, visto che le nostre richieste di essere presenti nell’ufficio di presidenza erano state respinte dalla Lega, ma anche da Forza Italia”. 

Quando lei sollecita Cirio a non aspettare marzo per fare i cambiamenti di deleghe in giunta, che tempi indica?
“Io invito il presidente a sbrigarsi, questo non è un problema di Fratelli d’Italia, c’è un problema dell’entrata in una crisi devastante dal punto di vista economico. I temi Cirio li ha individuati, ma noi chiediamo che si intervenga subito e in maniera decisa. Questo si può fare solo con una squadra al completo”.

E adesso non lo è?
“No, perché si gira a regime ridotto e con potenzialità fortemente limitate”.

Voi da tempo chiedete maggiori competenze per Maurizio Marrone, questo è il punto? 
“Marrone ha capacità e potenzialità che non sono utilizzate”.

Lei avanza anche la richiesta di chiarimento politico, quello del Giorgia Meloni ha chiesto a livello nazionale.
“Deve essere chiaro a tutti nella coalizione cosa vogliamo fare e dove vogliamo andare e rispettare la linea. Sì, il chiarimento politico è necessario anche in Piemonte”.

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