Ucraina: minoranze, Marrone assessore Cooperazione inopportuno

Il Consiglio regionale del Piemonte ha aperto la seduta di oggi con la protesta delle opposizioni a proposito della riassegnazione di alcune deleghe agli assessori regionali, tema sul quale è stato anche presentata una interrogazione. Nel mirino il cosiddetto "rimpastino" di metà mandato realizzato dal presidente della Regione Alberto Cirio, che pur avvicendando alcune deleghe che coinvolgono l'assessore Fdi Maurizio Marrone, non gli ha però tolto quella alla Cooperazione internazionale, che le minoranze ritengono inopportuna alla luce delle "posizioni filorusse" espresse nel passato da Marrone. Con interventi di esponenti di tutte le forze di opposizione, le minoranze hanno stigmatizzato le scelte compiute da Cirio, lamentando la sua assenza questa mattina in Aula per motivarle. L'esponente Pd Domenico Rossi ha parlato di "brutta pagina per l'istituzione Piemonte", Mario Giaccone (Monviso) di "scollamento fra il mondo fuori e quello dentro il palazzo", il Dem Diego Sarno ha chiesto di sapere "se le dichiarazioni espresse da Marrone nel felicitarsi per il riconoscimento dell'autonomia della repubblica di Donetsk rappresentino una posizione condivisa dalla Giunta Cirio", rimarcando che "il problema non è solo politico ma anche istituzionale, alla luce dei rapporti che la Regione Piemonte ha con l'esterno". La Pd Canalis ha invece posto l'accento sul "messaggio politico di scarsa considerazione per le politiche sociali" che arriva dall'avere assegnato a Marrone anche la delega al Welfare, incarico che preoccupa le associazioni che si occupano di assistenza agli stranieri".

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