Beati martiri Boves, vescovo Cuneo "agirono per la pace"

"E' una bellissima notizia, che aspettavamo da tempo". Così il vescovo di Cuneo, monsignor Piero Delbosco, sulla beatificazione di don Bernardi e don Ghibaudo, i sacerdoti martiri di Boves. "La loro devozione al sacerdozio ne fa un modello per tutto il clero. Agirono per la pace, un messaggio che assume ancora più rilevanza in questo momento storico - aggiunge monsignor Delbosco -. Ci metteremo presto in contatto con il cardinale Semeraro per organizzare nei prossimi mesi la cerimonia di beatificazione, che ovviamente si svolgerà a Boves". Boves, culla della Resistenza armata piemontese e Medaglia d'oro al valor militare, ha accolto con entusiasmo la notizia proveniente dal Vaticano. Le campane delle chiese del territorio hanno suonato a festa, comprese quelle della chiesa parrocchiale di San Bartolomeo, che custodisce le spoglie dei due sacerdoti in un altare. 

Nel nome di Don Mario Ghibaudo e Don Giuseppe Bernardi, i due sacerdoti uccisi dai nazisti nell'eccidio di Boves proclamati oggi beati martiri da Papa Francesco, è dedicata un'associazione che ne ricorda l'opera, raccoglie documenti, organizza iniziative di pace. Don Ghibaudo era nato a Borgo San Dalmazzo (Cuneo); entrato in seminario nell'ottobre 1929, fu ordinato sacerdote il 19 giugno 1943. Vice parroco di Boves, il 19 settembre 1943 era in piazza, per cercare di salvare quante più persone possibile, quando fu colpito da una raffica di mitraglia e finito con una pugnalata al petto, mentre impartiva l'assoluzione a un uomo appena ucciso. Don Giuseppe Bernardi era nato a Caraglio (Cuneo) il 25 novembre 1897; entrato in seminario dieci anni dopo, ha partecipato come ausiliario nella Prima Guerra Mondiale. Ordinato sacerdote nel 1923, il 29 giugno 1938 iniziò il suo ministero come parroco a Boves "pregando, benedicendo ed esortando a mettersi in salvo. Crudele la sua morte: ucciso (o forse ferito) con arma da fuoco, il suo corpo è dato alle fiamme", ricorda l'Associazione Don Bernardi Ghibaudo sacrificio e speranza.

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