GRANA PADANA

La rava e Fava, addio alla Lega

Il consigliere regionale di Cuorgnè perde la battaglia interna al partito sulla collocazione del nuovo ospedale di Ivrea e sbatte la porta. Dopo essere stato corteggiato da Fratelli d'Italia, con un coraggio che sfida l'incoscienza molla Salvini per la moribonda Forza Italia

Le minacciava da mesi, ma dopo tanti penultimatum questa sembra sia davvero la volta buona delle dimissioni. Mauro Fava lascia la Lega per approdare a Forza Italia: ieri lo aveva comunicato informalmente a qualche collega, già questa sera potrebbe annunciarlo in modo ufficiale. Una decisione presa d’impeto dopo l’ennesimo botta e risposta con il collega Andrea Cane sulla collocazione del nuovo ospedale di Ivrea. “Questioni loro, di canavesani che si azzuffano ogni giorno per un motivo diverso” rubricavano la faccenda in casa Lega finché la baruffa non è deflagrata. Già alla fine dello scorso anno, la partenza di Fava era data per certa, ma la destinazione sembrava essere Fratelli d’Italia, dove il capogruppo Paolo Bongioanni da tempo lo blandiva, poi le resistenze interne alla formazione meloniana, il (quasi) veto Davide Nicco, preoccupato di portarsi competitor in casa, hanno fatto virare Fava verso il gruppo azzurro. “Sembra incredibile che qualcuno possa ancora pensare di trasferirsi in un partito che non esiste più” lo canzonano i suoi ormai ex compagni di viaggio.

Troppo forte lo smacco per essere rimasto (ancora una volta) isolato su un tema per lui centrale (anche elettoralmente) come l’ospedale d’Ivrea. Ha difeso fino all’ultimo lo studio dell’Ires secondo cui l’area ex Ribes di Pavone sarebbe stata la più indicata, salvo trovarsi di fronte a un fuoco di fila dei suoi stessi compagni di partito. Mai come in questo caso Cane ha morso cane. E non solo lui: anche il deputato di zona Alessandro Giglio Vigna, fedelissimo del capogruppo alla Camera Riccardo Molinari, e i consiglieri regionali Claudio Leone e Gianluca Gavazza. L’ennesimo esempio di come le consorterie politiche possano bloccare per mesi un progetto, come sta avvenendo per altri ospedali, da Moncalieri al Verbano Cusio Ossola.

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