Partita la caccia ai furbetti del rimborso
09:49 Venerdì 28 Settembre 2012In Regione arriva la Guardia di finanza e bussa alla porta di Pd e Pdl. Mentre si attende la pubblicazione delle autocertificazioni tra i consiglieri si diffonde il panico
Due inchieste, della Procura di Torino e della Corte dei Conti, al momento “conoscitive” volte ad accertare eventuali irregolarità nella gestione dei fondi in dotazione ai singoli gruppi del Consiglio regionale del Piemonte e fare chiarezza sull’uso delle autocertificazioni dei consiglieri. L’azione di recupero di tutta l’imponente documentazione è iniziata: in questo momento la Guardia di Finanza è in via Arsenale, negli uffici che ospitano i 12 rappresentanti del Pd. Poco prima le fiamme gialle erano salite invece neglle stanze di via San Francesco d'Assisi, quartier generale del gruppo Pdl. Probabile che siano solo le prima delle numerose visite in programma nella giornata di oggi, che già si annuncia particolarmente convulsa, in attesa che la presidenza di Palazzo Lascaris metta online le autocertificazioni.
Bocche cucite, per ora, tra gli esponenti politici e i loro collaboratori, mentre si è già diffuso il panico tra i consiglieri della presente e passata legislatura. Il timore è bipartisan, come le recentissime norme, varate in extremis da Pd e Pdl, leggi quella di ieri sul taglio del 20% al finanziamento dei gruppi. Secondo qualcuno giunti ormai fuori tempo limite. Ad agitare i sonni dei consiglieri di tutto l'emiciclo l'imminente pubblicazione dei dati relativi alle autocertificazioni, uno strumento attraverso il quale, negli ultimi anni, i membri dell'assemblea sono arrivati quasi a raddoppiarsi lo stipendio.
L’acquisizione dei documenti sta avvenendo negli uffici di tutti i gruppi consiliari e - da quanto si è saputo - riguarda le spese sostenute dai gruppi a partire dal primo gennaio 2008. Nell’operazione sono impegnati gli uomini del Nucleo di Polizia Tributaria di Torino della Guardia di finanza, ai quali i pm Andrea Beconi ed Enrica Gabetta, titolari dell'inchiesta, hanno delegato le indagini. L'inchiesta riguarda i bilanci dei gruppi del Consiglio regionale del Piemonte ed è nella fase iniziale. Al momento - da quanto è trapelato - i pm non hanno formulato ipotesi di reato e non vi sono persone sottoposte a indagini. Il senso degli accertamenti è verificare se ci sono casi di malversazione dei fondi o di irregolarità nella rendicontazione di spese e nelle richieste di rimborso, o di percezione irregolare di benefit.