ANALISI

Salvini e Meloni alla resa del voto, il campo largo è solo un orticello

In attesa dello spoglio per il sondaggista Mannheimer gli exit poll delineano la possibile evoluzione del quadro politico: "Se al Nord FdI supera la Lega saranno problemi". E l'alleanza Pd-M5s non sfonda: i dem sono il perno dell'ipotetico schieramento, grillini ininfluenti

Il sondaggista e sociologo Renato Mannheimer ha commentato gli exit poll del voto delle comunali.Al momento, il centrodestra unito ha vinto al primo turno Genova e Palermo. Mentre al ballottaggio andrebbero le città di Parma, Verona, Catanzaro e L’Aquila. «Anche se il conteggio delle schede ci deve ancora arrivare, i dati che abbiamo a disposizione ci fanno capire che il risultato delle amministrative può essere interessante. Nel centrodestra vedremo una battaglia campale tra FdI e Lega al Nord. Se FdI al Nord supera la Lega, per la Lega e Salvini si apre un bel problema politico», ha detto lo studioso all’Adnkronos.

«Al centrodestra - spiega Mannheimer ragionando ancora sulle rilevazioni - le cose non sono andate male: ha avuto una bella vittoria a Genova e Palermo, un ottimo risultato a L’Aquila. Dove si è presentato diviso come a Parma e Verona, le cose sono andate male e questo è un segno evidente che se non si presenta unito, il centrodestra non vince». «Nel centrosinistra vediamo che il campo largo in realtà è un orticello. Solo il Pd riesce di fatto a essere il cardine di un’alleanza con i 5 Stelle, che continuano inesorabilmente a perdere voti, anche se le elezioni amministrative sono un terreno sul quale il M5s hanno sempre fatto fatica. Il campo largo doveva aprirsi anche verso il centro ma le alleanze con il centro non decollano. Parlo in primo luogo di Azione e Calenda che dei 5 Stelle non ne vuole sapere. Pure in questo caso dovremo aspettare i numeri veri, quelli che usciranno dalle urne e che orienteranno le scelte dei ballottaggi, per capire se questo campo largo può avere una prospettiva in ottica 2023».

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