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Tregua tra Fratelli d'Italia e Lega, il centrodestra salva  il Caimano

Gli alleati votano contro l'incompatibilità di Bongioanni, capogruppo meloniano in Regione, autore del ricorso al Tar sull'elezione dell'Ufficio di presidenza. Un ramoscello d'ulivo dopo le tensioni dei mesi scorsi e il sorpasso avvenuto alle amministrative

Il giorno dopo il sorpasso nelle urne amministrative ai danni della Lega, Fratelli d’Italia riceve dai suoi alleati un ramoscello d’ulivo nelle aule di Palazzo Lascaris. La coalizione, infatti, ha mantenuto la parola di “salvare” il capogruppo meloniano Paolo Bongioanni nella votazione sulla sua decadenza da consigliere nella Giunta per le elezioni presieduta dall'esponente dem Maurizio Marello. Bongioanni, com'è noto, è stato promotore di un ricorso al Tar contro l’elezione dell’Ufficio di presidenza del Consiglio regionale. In particolare contestava la modalità di voto da remoto. Un atto di belligeranza nei confronti di Lega e Forza Italia che si erano spartiti i posti di presidente, vicepresidente e questori senza lasciare neppure uno strapuntino al suo partito. Peccato che una norma impedisca a un eletto di avere un contenzioso con l’ente che rappresenta, motivo per cui l’esponente di FdI rischiava la decadenza.

Nel tentativo di abbassare il livello del conflitto, questa mattina Lega e Forza Italia si sono espressi contro l’incompatibilità. Sedici voti contrari, sei schede bianche da parte del Pd e cinque a favore del dispositivo che avrebbe messo nei guai il numero uno di Fratelli d’Italia.

A questo punto la Lega si attende che Bongioanni, come da intese, ritiri il ricorso e chiuda definitivamente una vertenza che in questi mesi ha dilaniato la maggioranza che sostiene Alberto Cirio, soprattutto in vista di nuovi potenziali scontri a partire dal disegno di legge sull’Allontanamento zero dove i meloniani hanno già annunciato battaglia qualorqa venga stravolto il testo originario. 

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