TRADIZIONE

Lo Russo porta buono, il farò brucia la sfiga

Il toro è caduto dalla parte giusta. Nel suo primo San Giovanni con la fascia tricolore il sindaco augura ai torinesi "lavoro, ottimismo e un rinnovato spirito di appartenenza". E sul Po tornano pure i fuochi

Per Torino si prospetta un anno fortunato. È quanto ci si aspetta, secondo la tradizione, dopo che il toro montato sulla cima del tradizionale Farò di San Giovanni, è caduto dalla parte giusta, ossia dal lato che guarda via Roma da piazza Castello e la stazione di Porta Nuova. Si è conclusa così la prima giornata di festeggiamenti per il santo patrono della città, iniziata con il corteo storico e conclusa con l’accensione della grande pira in piazza. “Bruciamo il pessimismo e accendiamo la luce della speranza e del futuro – sottolinea il sindaco Stefano Lo Russo –. Il toro è caduto dalla parte giusta, dovrebbe essere di buon auspicio e speriamo sia davvero un anno pieno di cose belle e importanti per Torino e la vita di ciascuno, ne abbiamo davvero bisogno”. Quello che il sindaco vorrebbe che San Giovanni portasse ai torinesi è “prima di tutto lavoro, ottimismo e un rinnovato spirito di appartenenza alla città. Dobbiamo davvero essere orgogliosi di essere torinesi”.

“Quest’anno torniamo a vivere la festa di San Giovanni con lo spirito autentico di quella che è la festa della città – conclude il primo cittadino –. Nel mio primo San Giovanni da sindaco mi auguro, ed è l’auspicio che formulo per tutte le torinesi e i torinesi, che questa festa segni finalmente il ritorno a fare eventi in piazza. Lavoreremo affinché la nostra meravigliosa città possa continuare a crescere e a migliorare, rimanendo un luogo di innovazione, sviluppo e contemporaneamente possa essere sempre accogliente, coraggiosa e con quel senso civico per i quali dobbiamo essere orgogliosi”.

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