PALAZZI ROMANI

Rinviati cannabis e ius scholae.
Molinari: "Vittoria della Lega"

Sgomberato il campo (per ora) dalle proposte di Pd e Cinquestelle, il partito di Salvini rivendica il risultato dell'ostruzionismo. Il capogruppo alla Camera: "Il Paese non ha bisogno di temi divisivi. La baldanza di dem e grillini si è scontrata col Carroccio"

“Grazie al grande lavoro di ostruzionismo della Lega in aula si è trovato un accordo tra i gruppi e la legalizzazione della cannabis e lo Ius scholae sono stati rinviati”. Riccardo Molinari, che tra i falchi e le colombe, smesse le piume del calimero mostra il becco adunco dell'aquila, dal suo scranno di capogruppo a Montecitorio può legittimamente sventolare la bandiera della vittoria, almeno della prima battaglia contro i due cavalli messi in campo dal Pd. “Provocazioni”, così il presidente dei deputati leghisti aveva bollato le due proposte di legge e la richiesta del centrosinistra di calendarizzarle in tempi stretti. A nulla erano valse le spiegazioni arrivate dal campo avverso che tendevano ad escludere dalla questione del governo (e della sua tenuta) i due testi su altrettanti argomenti divisivi. “Ma il Paese non ha bisogno di temi divisivi, bensì di risposte concrete su caro energia, lavoro e tasse”, ribadisce oggi con il risultato del rinvio dalla sua Molinari. “L’arroganza e la baldanza dimostrate dalla sinistra si sono scontrate con la Lega”. E coglie la palla al balzo per attaccare il segretario dem Enrico Letta e i Cinquestelle , “che hanno dovuto far marcia indietro”. Se nell’intenzione dell’asse giallorosso c’era anche l’uso delle due proposte di legge per mettere in difficoltà il partito di Matteo Salvini attraversato da tensioni interne, l’esito è stato l’esatto opposto: “La Lega è compatta e lo ha dimostrato ancora una volta”, chiosa Molinari.

print_icon